Reumatologi: Tar ha riconosciuto la libertà prescrittiva


La S.I.R. aveva presentato ricorso contro la decisione di 5 Regioni di unirsi per l'acquisto di un unico farmaco biosimilare

TORINO. «E' stata salvaguardata la libertà di prescrizione del medico, aspetto per noi fondamentale come sancito dalla Costituzione. Abbiamo contrastato così un tentativo di monopolio inaccettabile». Lo afferma la S.I.R., Società Italiana di Reumatologia, facendo riferimento alla decisione del Tar del Piemonte sul ricorso contro la decisione di cinque regioni (Valle d'Aosta, Piemonte, Lazio, Sardegna e Veneto) di unirsi per la gara d'acquisto di un farmaco biosimilare per la cura di alcune malattie reumatologiche.

«Abbiamo deciso di rivolgerci alla giustizia amministrativa solo per tutelare le condizioni di salute dei pazienti» spiegano Luigi Sinigaglia e Mauro Galeazzi (presidente eletto e presidente uscente della S.I.R.). Per l'ennesima volta ribadiamo che noi siamo favorevoli all'uso di biosimilari che sono farmaci sicuri ed efficaci, ma non possiamo adbicare al principio della libertà e dell'adeguatezza prescrittiva che sarebbero venute meno in caso di un unico farmaco disponibile. Anche per questo vogliamo cercare un confronto con le Istituzioni locali per spiegare le nostre ragioni».

 

Clara Rossi

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