Mondiale di Trail Running: la «nostra» Lisa Borzani tra i convocati

In Spagna il 12 Maggio sfiderà con gli altri azzurri i più forti del mondo

borzani-lisa1x280AOSTA. Si svolgeranno il 12 Maggio a Penyagolosa, in Spagna, i mondiali di Trail Running: corsa in montagna su percorso di 85 Km con un dislivello di 5000 mt. Dieci gli atleti convocati per l'Italia, sei uomini e quattro donne tra cui i vincitori del Campionato Italiano Stefano Fantuz e Lidia Mongelli, ma anche Lisa Borzani, vincitrice della categoria femminile al Tor des Géants 2017. Lei vive, lavora e si allena in Valle d'Aosta e può essere considerata a tutti gli effetti di adozione Valdostana.

Ci parli della gara.
«Si tratta di una gara mondiale appunto, sia individuale che di squadra. Ogni nazione presenta i suoi atleti che possono essere fino a sei donne e sei uomini con un minimo di tre. Per le squadre si sommano i primi tre tempi maschili e femminili. Questo è il quinto Mondiale per me, nel 2013 e 2015  abbiamo portato a casa un bronzo, mentre l'anno scorso abbiamo vinto l'argento nonostante fosse un percorso atipico di soli 45km».

E quest'anno come vi proiettate?
«Per l'individuale la vedo tosta e per la gara a squadre va considerato che ci sono Francia e Spagna che rischiano di essere inarrivabili e molte squadre competitive. Secondo me, la migliore ipotesi si attesta su un bronzo, però insomma noi non molliamo».

Come ti stai preparando?
«Per ora ho fatto delle gare molto «corribili», ma il Mondiale sarà bello tosto. Aumenterò il dislivello negli allenamenti facendo molte salite e almeno una volta a settimana vado in pista qui ad Aosta».
Possiamo annoverare tuo marito, Paolo, come tuo preparatore atletico?
«No, assolutamente, Paolo è un mio adepto. Sono io ad allenare lui. In realtà ho un allenatore ligure, Alberto Azzarini, che pensa di allenarmi.Dico pensa perché sono un po' indisciplinata, mi sembra sempre di fare pochi chilometri e ne aggiungo qualcuno in più».

Dopo il Mondiale cosa ti aspetta?
«Qualche i gara che mi piace molto tra cui la Maxi Race di Annecy e la Tappa italiana a Cortina dell'Ultratrail World Tour. Poi, chiaramente, il Tor».
Ecco, parliamo del Tor des Géants 2018: le aspettative?
«Alla facoltà di Economia mi hanno insegnato il motto dell'abbassare l'equazione dell'idea di sé. Vuol dire partire con le aspettative basse e fare il meglio che si può. Il Tor è una bella bestia, non bisogna sottovalutarlo, ci sono troppe variabili».
Quindi aL Tor, per Lisa Borzani, l'importante è partecipare?
«No, l'importante è arrivare, cercando di dare il massimo».

 

Adriana Guzzi

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