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Tour du Rutor, "una bella manifestazione che coinvolge tutta la comunità"

ARVIER. Si è appena conclusa la diciannovesima edizione del Miller Tour du Rutor, gara di scialpinismo estremo che ogni due anni rinnova il suo appuntamento sulle montagne della Valle d'Aosta. Più precisamente tra Arvier e la Valgrisenche.

Quasi 800 gli atleti quest'anno impegnati in un percorso di tre tappe per un totale di 75 km, 7000 mt di dislivello positivo, 32 km di free ride e 5 km di creste e canali.
Non una gara qualsiasi quindi, ma un evento sportivo che ad ogni edizione accresce i suoi "seguaci". Ne parliamo con il sindaco di Arvier, Mauro Lucianaz, che in prima persona è parte dell'organizzazione di questa manifestazione straordinaria.

Com'è andata quest'anno?
«Beh è andata molto bene, siamo stati anche fortunati con il meteo, cosa che non era successa la scorsa edizione. Anche il numero dei partecipanti è stato molto elevato. E quando si hanno certi numeri, c'è sempre il rischio che qualcosa vada storto. Invece è andato tutto benissimo sia dal punto di vista logistico sia dal punto di vista della sicurezza durante la gara. Non ci sono stati infortuni e alcun problema».

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Da sindaco quanti Tour de Ruitor ha organizzato e cosa è cambiato col passare delle edizioni?
«Da sindaco circa quattro edizioni, ma io come organizzatore li ho seguiti tutti quindi sin dalla prima edizione nel '95. Non mi sono mai considerato solo sindaco ma parte integrante del Tour. Nel tempo è cambiata l'attenzione dei media nei nostri confronti, l'attenzione crescente degli sponsor e siamo diventati direi una delle gare più importanti nel panorama internazionale. Siamo cresciuti un passo alla volta, con molta umiltà, senza voler strafare e cercando di migliorare continuamente e questo ci ha portato ai livelli attuali. Stiamo già ragionando sulla ventesima edizione! Il merito di questo successo va assolutamente a tutta la squadra dello Sci Club Corrado Gex che si occupa costantemente dell'organizzazione del Tour».

Come rispondono i suoi cittadini a questa "invasione straordinaria"?
«La cosa più bella della manifestazione è proprio il coinvolgimento della comunità perchè nel vivo della gara si vedono coinvolti dai bambini ai nonni, dai volontari a chiunque si metta a disposizione. Si occupano di tanti aspetti, dal tracciare i percorsi a montare e smontare transenne, striscioni e archi al servire i pasti, insomma c'è un coinvolgimento totale delle comunità di Valgrisenche e Arvier ma non solo. Ci sono volontari dall'intera regione e anche da fuori regione sono stati coinvolti con entusiasmo nell'iniziativa».

Passiamo ai numeri...
«Non ho ancora i numeri definitivi, ma se consideriamo gli atleti che sono stati oltre 700, circa 150 gli accompagnatori, che ci sono circa i 300 volontari e non abbiamo avuto modo di contare le affluenze nelle tappe, direi che si tratta di numeri importanti, con un impatto molto positivo di indotto per il territorio».

Iniziative collaterali di promozione del territorio appunto?
«Oltre a tutti gli stand operativi per i vari settori di interesse ogni giorno, il sabato abbiamo organizzato la Veilla del Tour, una cena di presentazione del territorio a cui era anche presente un visitatore inaspettato e molto colpito dalla manifestazione il Direttore responsabile del Sud Europa di Eurosport, Luigi Ecuba».

Bilancio positivo quindi?
Il bilancio è assolutamente positivo, questo era un risultato sperato. I ringraziamenti dell'Amministrazione vanno a tutti i volontari che hanno permesso lo svolgimento della gara e soprattutto allo Sci Club Corrado Gex e a tutta la sua squadra.

Prossima edizione con il sindaco?
«Il sindaco sciava e ogni anno si ripromette di allenarsi e magari osare partecipare, ma non posso fare questa promessa..».

 

Adriana Guzzi

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