Chiusa l'inchiesta su sospetto giro di corruzione in Valle d'Aosta

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rollandinAOSTA. Sono sette gli indagati dalla procura di Aosta per un presunto giro di corruzione che coinvolge tra gli altri l'ex consigliere delegato del Forte di Bard Gabriele Accornero, l'imprenditore Gerardo Cuomo e l'ex presidente della Regione Augusto Rollandin. Le accuse contestate sono, a vario titolo, peculato e concorso in corruzione e in turbativa d'asta. Ad Accornero, Cuomo e Rollandin è contestato anche l'associazione per delinquere.

L'inchiesta, nata dalle indagini della procura milanese sull'ex procuratore capo Longarini, è stata chiusa. Le indagini hanno toccato diversi episodi, due dei quali ritenuti più rilevanti: presunti favori ricevuti da Accornero in cambio di lavori al Forte di Bard ed il trasferimento della sede del Caseificio Valdostano di Cuomo nei locali della partecipata regionale Autoporto Spa.

Il pm Ceccanti, che ha coordinato le indagini dei carabinieri di Aosta, in occasione degli arresti compiuti nel novembre 2017 parlò di un «tessuto corruttivo variegato e particolarmente significativo. Gabriele Accornero risulta la figura centrale. Come spiegò Ceccanti, l'ex consigliere del Forte «avrebbe reiteratamente operato prima per determinare lo spostamento di Deval dai locali dell'autoporto in altro luogo e successivamente, insieme ad altri, per garantire un risparmio significativo sul contratto di affitto» attraverso anche una consulenza «probabilmente compiacente». Sempre Accornero avrebbe ricevuto «una serie di favori piccoli e grandi in particolare sarebbe stato retribuito con lavori fatti presso la sua abitazione di Porossan eseguiti da artigiani e pagati sostanzialmente da Gerardo Cuomo». Tra gli altri fatti vagliati dai carabinieri ci sono anche delle forniture alla gara 4K e viaggi privati pagati dal Forte.

L'inchiesta ha coinvolto anche alcuni artigiani e per due di loro la Procura ha chiesto l'archiviazione. La posizione di un altro soggetto invece è stata stralciata.

 

Marco Camilli