Condanne corruzione, Accornero: ho seguito le direttive di Rollandin

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Augusto RollandinAOSTA. Si concentra anche sui rapporti esistenti tra Augusto Rollandin, Gerardo Cuomo e Gabriele Accornero la sentenza con cui il gup di Aosta Paolo De Paola ha condannato lo scorso 28 marzo i tre imputati nel processo per le accuse di corruzione e turbativa d'asta relative ad alcuni lavori al Forte di Bard ed alla sede del Caseificio Valdostano.

Secondo il gup Augusto Rollandin era "asservito agli interessi personali del Cuomo" e questo "asservimento in concreto si è tradotto nella spendita della propria influenza sulle due società a partecipazione pubblica (Deval spa e Autoporto spa)" coinvolte nell'espansione del Caseificio Valdostano di Cuomo in località Autoporto, a Pollein. Come si legge ancora nella sentenza, "Rollandin ha certamente violato il dovere di imparzialità, trasparenza e correttezza impostogli dall'articolo 97 della Costituzione".

Quanto ai rapporti tra l'ex presidente della Regione e l'ex manager di Finaosta Gabriele Accornero, il giudice riporta quanto riferito da quest'ultimo in una memoria. "Elemento chiave di collegamento del ruolo del Rollandin in concorso con l'Accornero - scrive il gup - è fornito non solo dal Cuomo, ma anche dallo stesso imputato Accornero che, nella propria memoria, spiega di essere stato direttamente contattato dal Rollandin e di essersi dunque attivato secondo le direttive da quest'ultimo impartitegli".

Gabriele AccorneroL'ex manager ha riferito che "Il presidente Augusto Rollandin mi chiese, come ex amministratore di Structure Vallée d'Aoste, quali sarebbero stati i tempi di un intervento di ristrutturazione e io ho schematizzato la procedura su un mio appunto". Il riferimento è ai lavori che erano stati previsti in una capannone di Gignod (la ex Scott) che sarebbe dovuta diventare la sede di Deval (poi spostatasi invece altrove). Quest'ultima società si dovette trasferire per fare spazio al Caseificio Valdostano.

Quanto ai vantaggi che avrebbe ricevuto Rollandin aiutando Cuomo, il gup spiega che "il sostegno politico fornito dal Cuomo al Rollandin (sostegno evidentemente interessato per finalità illecite) si è protratto oltre le elezioni regionali del 2013, essendosi manifestato anche nel sostegno a candidati vicini al Rollandin in occasione delle elezioni amministrative del 2015". In questo senso, Gerardo Cuomo, interrogato dal pm Luca Ceccanti, ha dichiarato: "Rollandin non mi ha mai chiesto espressamente voti perché non ne aveva bisogno, perché era scontato che io lo avrei aiutato. Faccio presente che in questa regione se uno ti si avvicina lo fa perché ha il suo interesse e ovviamente è sempre una questione di tornaconto reciproco".

A questo riguardo il giudice riporta, tra l'altro, un'altra dichiarazione di Cuomo al pm: "Voglio essere sincero: è evidente che se io sono entrato nei locali Deval sicuramente è stato perché c'è stato un intervento di Rollandin o di qualcun altro. Per me questo è un fatto evidente".

 

 

 

 

 

Marco Camilli