Maltempo, i sindaci della Valle d'Aosta chiedono lo stato di calamità naturale

strada dissestata

AOSTA. Strade sconnesse, marciapiedi dissestati, infrastrutture e opere pubbliche danneggiate: le intense nevicate dello scorso inverno insieme al maltempo degli ultimi giorni hanno lasciato segni tangibili sul territorio valdostano e lo lasceranno anche sui bilanci dei Comuni. Le risorse economiche a disposizione degli enti locali sono limitate e non bastano per sistemare l'asfalto e le altre infrastrutture pubbliche. Ecco perché il Cpel - Consiglio permanente degli enti locali ha solleticato il governo regionale affinché venga dichiarato lo stato di calamità naturale.

«Con l’avanzare della stagione primaverile - sottolinea il Cpel - negli ultimi giorni diversi sindaci hanno segnalato numerosi disagi che hanno interessato i propri territori, e in particolar modo la viabilità delle strade regionali e comunali, oltre ai danni che hanno interessato le infrastrutture pubbliche e private relative a opere a rete e puntuali, come nel caso di alpeggi, mayens, vasche acquedotti, punti vendita e strutture temporanee».

Neve, pioggia e vento hanno provocato «danni ingenti» e «divelto numerosi alberi su interi versanti, rendendo pericoloso, e in alcuni casi impossibile, il transito sui sentieri e deteriorando anche i guardrail e le opere di sicurezza passiva delle strade». Dichiarare lo stato di calamità naturale «permetterebbe di offrire delle risposte certe e delle soluzioni rapide ai sindaci, ai cittadini valdostani, agli imprenditori e in particolare agli agricoltori impegnati nelle imminenti attività di monticazione», conclude il Cpel.

 

Elena Giovinazzo

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