I sindaci della Valdigne contro i rincari autostradali

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Autostrada

COURMAYEUR. È unanime il coro dei sindaci della Valdigne: gli aumenti autostradali scattati il 1° gennaio 2019 sulla A5 tra Aosta ed il Monte Bianco sono una follia. La situazione è «assurda» e «continua a peggiorare, con orecchie sorde alle lamentele del territorio», dicono Stefano Miserocchi di Courmayeur, Lorenzo Graziola di Morgex, Riccardo Bieller di Pré-Saint-Didier, Loris Salice di La Salle e Mathieu Ferraris di La Thuile.

L'aumento del pedaggio nella misura del 6,32 per cento è «assolutamente inopportuno e dannoso per le comunità locali, per l'utenza, per tutto il sistema della Valdigne e non solo».

Le preoccupazioni riguardano più fronti: «sul piano della sicurezza stradale, per il possibile incremento del traffico sulla SS26, per le conseguenze dell’indotto economico, oltre l'amarezza per la continua poca attenzione alle comunità locali e agli abitanti della Valle d'Aosta, in particolare per coloro che non sono in possesso del telepass, che non possono continuamente essere vessati per un servizio fondamentale come la mobilità. E ancora - continuano -, tale aumento penalizza, in un periodo economico già difficile per le famiglie, il traffico commerciale e turistico diretto verso la Valdige».

Certo, aggiungono i cinque sindaci, la conferma delle agevolazioni è uno sforzo apprezzabile, ma non cambia il fatto che «il tratto dell’Alta Valle rimanga uno dei più cari d'Italia, confermando un triste primato. Gli amministratori locali - concludono i cinque sindaci - continueranno a portare avanti in tutte le sedi istituzionali e politiche queste criticità per dare voce ai problemi della Valdigne e trovare soluzioni rispettose e sostenibili per l’intera comunità e per il sistema valdostano».



E.G.