Ferrovia, sciopero e presidio ad Aosta contro i ribassi eccessivi nelle gare

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I lavoratori delle ditte protestano: a rischio 2000 posti di lavoro, salari non pagati e Tfr non corrisposti

 

Stazione ferroviaria

AOSTA. Domani, 20 luglio, è giorno di sciopero dei lavoratori delle ditte degli appalti ferroviari per protestare contro gli eccessivi ribassi nelle gare indette dalle società del gruppo Ferrovie dello Stato. In contemporanea allo sciopero è stato organizzato un presidio dei lavoratori alla stazione ferroviaria di Aosta. Ai viaggiatori sarà distribuito un volantino che spiega i motivi della protesta.

«Siamo i lavoratori che puliscono i treni, le stazioni e gli uffici delle ferrovie. Siamo gli operatori che accompagnano i viaggiatori disabili ai treni. Siamo quelli che ti offrono le bibite a bordo delle Frecce o spingono i carrelli con i panini sugli altri treni. Siamo gli accudienti che ti accompagnano durante i viaggi nei vagoni letto e nelle cuccette», si legge nel testo del messaggio firmato dalle segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Ugl Trasporti e Slm Fast «Scioperiamo perché il nostro settore è colpito, ormai da anni, da una grave crisi che rischia di determinare il licenziamento di circa 2000 persone a livello nazionale, a seguito della riduzione delle attività e dei ribassi applicati nelle gare di appalto».

«Molte aziende appaltatrici non pagano correttamente i salari, gli straordinari ed alcune di esse non corrispondono il Tfr ai lavoratori, ricorrendo eccessivamente ai subappalti». A settembre 2018 inoltre arriveranno a termine i contratti di solidarietà ed il «sistema di ribassi - è scritto ancora nel volantino - sta anche peggiorando la qualità del servizio che ti viene offerto perché, a minor valore dell’appalto corrisponde anche minore manodopera»

In sostanza, scrivono, «I ribassi sono sinonimo di decadimento delle pulizie e delle tutele di lavoratrici e lavoratori».

 

Clara Rossi