La denuncia del Savt: niente risposte dalla società turca che per insediarsi ha avuto 4 milioni di finanziamento regionale
PONT-SAINT-MARTIN. Uno stabilimento fantasma con la produzione ferma da mesi, le utenze staccate e i lavoratori che non ricevono lo stipendio: così è finita la Cioccolato Valle d'Aosta di Pont-Saint-Martin, sorta sulle ceneri della ex Feletti dopo l'interessamento della società turca Captain Gida. A denunciarlo è Savt Industrie insieme ai dipendenti dell'azienda.
«La società "Cioccolato Valle d'Aosta" - ricorda il sindacato - aveva garantito un'operazione industriale di rilievo per far ripartire e ampliare le produzioni dolciarie, ormai totalmente inesistenti». Il lieto fine però non c'è stato: «la situazione è drammatica - dice il Savt Industrie-. Dal mese di giugno il fornitore della corrente elettrica non garantisce più luce ed energia e i dipendenti non percepiscono la retribuzione dal mese di luglio scorso. Una situazione vergognosa e paradossale».
Per il rilancio dell'ex Feletti la Captain Gida ha beneficiato anche di un finanziamento regionale di 4 milioni di euro che però «nulla ha mosso all'interno dello stabilimento e le poche tavolette di cioccolato prodotte inizialmente sono rimaste invendute, mancando totalmente una rete di vendita». I dipendenti, assunti a tempo indeterminato due anni fa, «attendono da mesi risposte dall'azionista e proprietario turco per conoscere quale sarà il loro futuro e cosa resterà dello stabilimento valdostano».
«Dopo aver sollecitato più volte un incontro con la proprietà e con l'Assessore regionale competente, senza ricevere alcun riscontro, denunciamo con forza la situazione non più sostenibile che i lavoratori interessati vivono quotidianamente, nel silenzio totale della politica e delle istituzioni interessate», conclude Savt Industrie.
E.G.