Cogne Acciai Speciali ferma alcuni reparti per limitare l'impatto degli aumenti di energia e nichel

L'acciaieria attiva le prime «misure straordinarie» e precisa: niente esuberi

 

Cogne Acciai Speciali

Cogne Acciai Speciali prepara «misure straordinarie» per affrontare i pesanti rincari di energia e materie prime fondamentali per la produzioni. Misure che si traducono in necessità di ammortizzare i costi attraverso lo stop parziale in alcuni reparti.

Azienda e organizzazioni sindacali hanno fatto il punto della situazione oggi, alla presenza di Confindustria.

L'acciaieria deve fronteggiare il costo sempre crescente dell'energia, elettrica e gas, e l'impennata del prezzo del nichel. L'80% del nichel utilizzato dallo stabilimento aostano arriva dalla Russia, come , e anche se CAS sta cercando nuovi paesi fornitori, l'aumento dei prezzi è incontrastabile. L'attuale trend «ha portato oggi anche alla chiusura della borsa relativa a questo minerale, indispensabile per la produzione di acciaio inossidabile e leghe di nichel», come si legge in una nota concordata tra Cogne Acciai Speciali, organizzazioni sindacali e Confindustria.

Situazione straordinaria derivante al conflitto Russia - Ucraina

La situazione venutasi a creare nelle ultime settimane semplicemente «porta in negativo il delta tra il valore e i costi di produzione». L'azienda intende quindi «limitare l'impatto di una situazione straordinaria, derivante dal conflitto in atto tra Russia e Ucraina, per tutelare i propri lavoratori e minimizzare i costi». Alcuni reparti si fermano, il personale va in Cassa integrazione straordinaria per evento imprevisto e imprevedibile e si ricorrerà alle ferie arretrate per i reparti più energivori.

Nessun impatto sulla forza lavoro

«Non sono previsti esuberi di personale né una ristrutturazione della forza lavoro», precisa l'azienda che si trova in una situazione paradossale. «La Cogne sta affrontando, stante il portafoglio di ordini straordinario, in un momento di espansione dei mercati di riferimento, dove l’offerta è costante e in rialzo soprattutto per alcuni settori. Per il mese di marzo, infatti, la Cogne Acciai Speciali aveva previsto consegne di prodotti finiti per un valore di 18 mila tonnellate, valore record degli ultimi vent’anni».

La guerra - armata e di prezzi - tuttavia non fa sconti. L'azienda «auspica sia di breve durata» consapevole che le misure decise oggi non possono avere durata illimitata e che sul futuro non c'è alcuna certezza.

 


Marco Camilli

 

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