Bilancio, Viérin contro la minoranza: state creando tensioni nella comunità

Respinta dal consiglio regionale proposta per impugnare la legge di bilancio dello Stato. «Vogliamo risolvere questione nel primo periodo dell'anno»

vierin-laurentAOSTA. «State creando tensioni nella comunità, state facendo confusione dicendo che non ci saranno soldi per i Comuni e per i cantieri forestali: non è così, perché il bilancio approvato è quello di dicembre e state tranquilli che le priorità indicate saranno portate avanti». Lo ha affermato il presidente della Regione, Laurent Viérin, intervenendo questa mattina in consiglio regionale sullo scontro con la minoranza a proposito dei 100 milioni di euro "congelati" nel bilancio regionale.

Secondo l'opposizione, la delibera che assegna effettivamente le risorse azzera alcuni capitoli di spesa come ad esempio il bon de chauffage, i cantieri forestali, i contributi per le calamità naturali, la manutenzione delle strade regionali. «Abbiamo detto chiaramente dove andranno le risorse - ha replicato Viérin -. Ce lo contestate, ma voi cosa avreste fatto? Tagliato a priori? Non avreste messo le risorse? Non capiamo cosa ci contestate. I pareri di legittimità dicono che le risorse ci sono, mentre voi avreste voluto far fare il bilancio direttamente a Roma», ha aggiunto Viérin.

Oggi la minoranza ha depositato una risoluzione, bocciata a maggioranza, che invitava il governo regionale a impugnare la legge di stabilità dello Stato per togliere l'emendamento che chiede alla Valle d'Aosta di accantonare ulteriori risorse nei prossimi anni di contributo per i conti pubblici. Viérin ha replicato che «se ci sarà bisogno di ricorrere o di far valere le prerogative sarà fatto, ma noi abbiamo approvato il bilancio e una prima delibera che prudenzialmente assegna i fondi senza la quale non si poteva partire il 1° gennaio».

«Noi umilmente cercheremo di risolvere la questione finanziaria» con lo Stato, ha assicurato il presidente della Regione. «Non abbiamo detto che la risolveremo, ma ci sono buone premesse perché c'è disponibiltà da parte dello Stato. Vogliamo risolvere la questione entro questo primo periodo dell'anno, dove le risorse "congelate" non hanno incidenza. Intendiamo chiudere il contenzioso facendo valere le nostre prerogative e, anche se la legislatura è agli sgoccioli, il governo ha un Consiglio dei ministri che delibera. Se c'è la volontà di chiudere, lo si può fare anche adesso».

 

Marco Camilli

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