Migranti rifiutati, L'Altra Valle d'Aosta: "si gioca sulla pelle delle persone"


La portavoce Carpinello: "specchietti per le allodole per mantenere alto il consenso"

AOSTA. «Siamo costretti ad assistere ad uno spietato gioco sulla pelle delle persone». Con queste parole L'Altra Valle d'Aosta interviene sul caso del gruppo di 25 migranti rifiutati dalla Regione.

Le dichiarazioni della presidenza della Regione secondo cui non ci sono strutture idonee ad ospitare il gruppo di siriani sono «una grottesca dissimulazione, un goffo ed offensivo gioco di parole», accusa la portavoce Carola Carpinello. «Va in scena anche in valle lo stesso indecoroso spettacolo a cui si assiste da mesi a livello nazionale, da quando si è insediato il governo del "cambiamento". Laddove non si riesce ad incidere sulle questioni cruciali e sui problemi reali per incapacità, incompetenza e pressappochismo, si trova un facile specchietto per le allodole per mantenere alto il consenso, senza assumere iniziative che diano concretezza ai programmi elettorali sbandierati in campagna elettorale».

«La continuità con le manovre del predecessore Rollandin, che rifiutò di accogliere un gruppo di richiedenti asilo, con la stessa farlocca motivazione, è evidente - aggiunge Carpinello -. Manovre che, a ben guardare, non sono state sufficienti a preservare lo scettro del comando».


C.R.

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