Bando affitti, restano le disposizioni introdotte dalla giunta Spelgatti

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CondominioAOSTA. Il governo Fosson non cambierà le regole di accesso al bando affitti 2018 decise dalla precedente giunta a trazione leghista. Si tratta sostanzialmente della novità che impone ai cittadini stranieri di certificare di non avere case all'estero per aver diritto al sostegno economico anziché limitarsi a presentare un'autodichiarazione e della richiesta del permesso di soggiorno di lungo periodo.

«Ad Aosta, in questi giorni di freddo, ci sono persone che vivono in auto o devono ricorrere all'ospitalità di anime generose» ha affermato la consigliera Daria Pulz (ADU VdA) illustrando in consiglio regionale una mozione per la modifica del bando, i cui termini per le domande sono scaduti il 28 dicembre scorso.

«Quando si comincia a derogare sul rispetto di un diritto fondamentale, quello all'abitazione, che si tratta di italiani o di stranieri si accetta di introdurre un principio devastante per la tenuta della democrazia oltre che per il concetto di umanità», ha aggiunto la consigliera indicando inoltre «forti dubbi di legittimità sul piano amministrativo e costituzionale» per l'introduzione «di un requisito aggiuntivo per i cittadini che non appartengono all'Unione Europea» e cioè il permesso di soggiorno di lungo periodo.

L'assessore all'edilizia residenziale pubblica, Stefano Borrello, ha risposto che l'esecutivo non cambierà il bando e chiesto alla maggioranza di astenersi al momento del voto della mozione. La novità introdotta nella delibera della giunta Spelgatti «è legittima ed è stata adottata dopo la sentenza della Corte Costituzionale da moltissime amministrazioni sul territorio nazionale», ha chiarito l'assessore aggiungendo che modificare il bando potrebbe causare problemi amministrativi e mettere in difficoltà le oltre 2.500 persone che hanno presentato domanda. «Faremo valutazioni sulla casistica delle domande presentate», ha comunque annunciato l'esponente del governo.

La mozione è stata quindi respinta con l'astensione della maggioranza e dei gruppi Mouv' e M5s, con il voto contrario della Lega e con tre voti a favore di Pulz e de RC-AC.

 

 

 

E.G.