Casinò, beni da dismettere potrebbero valere 7 milioni

Stampa

CasinòAOSTA. È iniziato oggi in seconda e quarta Commissione consiliare l'esame dell'atto che prevede la dismissione di una serie di immobili della Casinò de la Vallée di Saint-Vincent.

Si tratta di beni considerati non strategici e che, come indicato nella delibera approvata dalla giunta regionale, si vorrebbe vendere per liberare il bilancio societario dalle relative spese di gestione e tasse. La stessa delibera però non specifica il valore dei beni e quindi nemmeno la somma, anche solo stimata, che potrebbe derivare dall'operazione. Durante la riunione congiunta di questa mattina sono stati ipotizzati 7 milioni di euro, quasi la metà di una perizia risalente al 2017 che indicava 13 milioni. Le due Commissioni hanno quindi chiesto maggiori informazioni su questo aspetto fondamentale della cessione.

«Abbiamo sentito il presidente della Regione e l'assessore alle finanze ai quali i commissari hanno esplicitato la richiesta di rendere disponibili gli atti propedeutici alla proposta in oggetto e le relative planimetrie e perizie inerenti i beni interessati», spiegano i due presidenti delle due commissioni Pierluigi Marquis ed Alessandro Nogara.

I commissari nei prossimi giorni audiranno l'amministratore unico della società Filippo Rolando, il sindaco di Saint-Vincent e l'ufficio legale della Regione (Lega e Mouv' hanno espresso dubbi sulla legittimità contabile dell'atto) ed inoltre effettueranno un sopralluogo per «acquisire gli elementi utili a formare piena consapevolezza in tutti i Commissari».

«Al di là delle decisioni necessarie al superamento dell'attuale difficile contingenza - aggiungono Marquis e Nogara - sarà fondamentale tenere conto, nell'orientare le scelte, delle necessità funzionali allo sviluppo della Casa da gioco in un orizzonte temporale di medio e lungo periodo».

 

 

 

 

Marco Camilli