Niente testamento biologico nel Fascicolo sanitario elettronico valdostano

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DATAOSTA. Con una interrogazione presentata dal gruppo di Rete Civica, in Consiglio regionale si è discussione della richiesta di dare la possibilità ai valdostani di registrare il testamento biologico nel Fascicolo sanitario elettronico.

La situazione è stata illustrata dall'assessore regionale alla sanità, Mauro Baccega. «In questi mesi abbiamo lavorato tanto, ma purtroppo l'esito non è stato favorevole», ha riferito parlando in aula. «Le Disposizioni anticipate di trattamento devono essere redatte secondo i criteri del decreto, consegnate in originale alle strutture sanitarie che devono attribuire loro un numero di protocollo. Si tratta di un terzo canale a disposizione del cittadino per consegnare le Disposizioni anticipate di trattamento oltre ai Comuni e ai notai». L'assessore ha riportato il caso della Regione Emilia Romagna che «ha legiferato in questo senso, ma la norma è stata impugnata e la Regione ha sospeso le attività che andavano in quella direzione».

«La costituzione di una banca dati all'interno dei fascicoli elettronici da parte dei cittadini che hanno già depositato le Dat sarebbe in ogni caso del tutto temporanea - ha aggiunto l'assessore Baccega -, in quanto la banca dati nazionale che sarà costituita a seguito dell'approvazione del decreto ministeriale, sarà l'unica fonte certa di informazione per medici curanti e fiduciari e consentirà il superamento di ogni criticità».

Nella replica, la consigliera Chiara Minelli si è detta stupita: «La Regione Puglia ha inserito le Dat nel Fascicolo sanitario e l'ha fatto in maniera operativa. Mi riservo di approfondire questa situazione, auspicando che comunque i tempi di realizzazione della banca dati nazionale non siano biblici».

 

 

 

redazione