AOSTA. Sono stati firmati come annunciato il 12 novembre gli atti relativi allo Strumento finanziario partecipativo che trasforma il debito di 48 milioni di euro del Casinò di Saint-Vincent nei confronti della Regione autonoma Valle d'Aosta in un apporto di capitale.
«Abbiamo firmato davanti al notaio e concluso il percorso dello Strumento finanziario partecipativo che era previsto dalla legge approvata a luglio e che il Tribunale di Aosta segnalava come estremamente importante per confermare l'omologa» del piano di concordato, è stato l'annuncio di ieri del presidente della Regione Antonio Fosson.
Soddisfatta la maggioranza che considera la sottoscrizione del Sfp un "passaggio importante e determinante". I gruppi consiliari Av, Uv, Pnv-Ac-Fv e Stella Alpina attaccano poi gli autori delle "dichiarazioni fuorvianti espresse da una parte della minoranza in Consiglio regionale" e cioè Lega VdA e Mouv' e in particolare i consiglieri Stefano Aggravi e Roberto Cognetta. Le loro affermazioni, dice la maggioranza, "si siano rivelate totalmente infondate e pretestuose. Spetta ora alla Governance della Casa da gioco e agli organi di controllo della società predisporre il bilancio, tenendo conto dell’avvenuta sottoscrizione dello strumento finanziario partecipativo, secondo il principio di ripartizione di competenze tra amministratori e soci".
I dubbi sull'operazione legata al titolo di debito sono però ribaditi da Stefano Aggravi. Il consigliere leghista aveva ipotizzato, insieme a Roberto Cognetta, che la firma dello Strumento finanziario partecipativo avrebbe reso Finaosta socia della Casinò Spa. Ora che la firma c'è, Aggravi annuncia che "con i tempi e le prassi procedurali necessarie, mi riservo di verificare nel concreto la sottoscrizione del tanto famoso SFP, ovviamente in nome e per conto della Regione".
E.G.