"No" alla revoca dell'incarico al direttore generale dell'Ausl della Valle d'Aosta

 

Previste nuove verifiche sull'eventuale inconferibilità da parte dell'Anticorruzione

Usl-insex300AOSTA. E' stata riproposta ieri all'opposizione e respinta dal Consiglio regionale la risoluzione per la revoca dell'incarico di direttore generale dell'Azienda Usl, Lorenzo Ardissone.

La questione era stata posta già un anno fa sempre in Consiglio Valle, ma tra crisi politica e rinvii è stata esaminata e votata ieri, nonostante un'ulteriore proposta di posticipazione dell'assessore alla sanità Fosson: «È giunta comunicazione del Segretario generale, responsabile regionale dell'Anticorruzione, che l'Autorità nazionale esaminerà entro il mese di febbraio la questione. Vi chiederei di aspettare l'esito delle verifiche».

Proprio un recente orientamento dell'Autorità nazionale anticorruzione, non direttamente riguardante il "caso Ardissone", ha risollevato le polemiche. La nomina del direttore dell'Azienda sanitaria valdostana veniva infatti indicato come esempio di inconferibilità per effetto dell'articolo 5 del d.lgs. n. 39/2013.

«La sanità valdostana vive oggi una situazione di imbarazzo, perché chi è stato nominato al vertice dell'USL ha una situazione di conflittualità di interessi» ha detto il consigliere dell'Uvp, Laurent Viérin, rispondendo a Fosson. «Prendiamo atto che la Giunta sta ancora approfondendo, ma crediamo che sia importante risolvere questa vicenda che getta discredito sulla nostra regione».

La minoranza ha così confermato l'intenzione di mettere ai voti la risoluzione: i "no" sono stati 18 e i "sì" 16. Alla votazione non ha partecipato Alberto Bertin (Alpe).

 

Marco Camilli

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