Ass. Genitori Separati: serve una nuova cultura dell’affido e dell’educazione dei minori

Si è tenuto ad Aosta un incontro sui genitori separati e l'affido dei figli minori

Raffaele Lippiello, coordinatore regionale dell'associazione

Il coordinatore regionale dell'associazione Raffaele Lippiello


Ad Aosta si è tenuto nei giorni scorsi un interessante incontro tra i separati valdostani sulle eterne problematiche che affiggono i genitori non più conviventi e i loro figli e sulle attività da svolgere in questi mesi per poter contenere la discriminazione del padre non collocatario dei figli fatta con un affido che, al tribunale di Aosta, non tiene conto delle reali condizioni economiche del genitore c.d. bancomat e delle sue positive capacità a crescere ed educare i propri figli anche in tenera età.

L'incontro è stato organizzato dall'associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori. Il coordinatore regionale Raffaele Lippiello spiega in una nota: «Si è fatto il punto sulle vecchie modalità di affido ancora dominanti al tribunale di Aosta mentre lentamente molti tribunali italiani, quelli più sensibili al superiore interesse dei minori, non applicano più per fare spazio all’affido condiviso paritario, l’unico in grado a garantire le pari opportunità genitoriali e contenere, se non eliminare, la perversa conflittualità genitoriale».

«Preoccupanti sono state le considerazioni fatte sulla mancanza della bigenitorialità e della cogenitorialità che penalizza, guarda caso, quasi sempre il padre che viene estromesso dalla vita dei figli e ridotto in miseria, mentre nessuno controlla il lavoro in nero, cioè non dichiarato, del genitore collocatario che spesso non paga gli avvocati (patrocinio a spese dello Stato), usufruisce di non giustificati contributi pubblici e privati e, con i suoi redditi azzerati volutamente, cerca di far elevare l’assegno di mantenimento per i figli, umiliando il genitore obbligato che non nasconde nulla e che il tribunale, con il tacito consenso dei servii sociali, lo riduce in miseria e molte volte, alcuni di loro, ricorrono al suicidio. Certo, questi gesti non fanno onore, si è ribadito nel dibattito, a una società che si disinteressa di loro e dei loro figli e ad una politica assente su queste urgenti e preoccupanti tematiche».

L'associazione ricorda che sabato 11 aprile 2026 (poiché il 7 aprile è il martedì di Pasqua) si terrà ad Aosta, nel 30° anniversario del suicidio del dott. Antonio Sonatore, una giornata di studio e di riflessione sulle tematiche minorile e sull’affido paritario (i figli trascorreranno lo steso tempo con ambedue i genitori) che non prevede l’assegno di mantenimento a carico solo sul genitore non collocatario, l’assegnazione della casa familiare spesso di proprietà del genitore scacciato (però ne deve continuare a pagare il mutuo, oltre al mantenimento) al genitore che tiene i figli (94% sempre la madre), la quale ospita i suoi partner anche se la casa non è sua.

«Altra ingiustizia da abbattere, hanno ribadito i presenti, è la ripartizione delle spese straordinarie in base ad un protocollo - prosegue Lippiello -, cioè un accordo segreto tra magistrati ed avvocati locali, con la incomprensibile esclusione dei genitori, unici legittimati a parlare dei propri figli e che non possono essere sostituiti, a loro insaputa, dai legali pagati per tutelare i minori e il padre e non per avvallare disposizioni parziali, contraddittorie, punitive del padre che non prevedono il consenso del genitore che deve pagarle. Altro tema, in applicazione della costituzione è quello dell’obbligo a versare l’assegno di mantenimento dei figli anche da parte del genitore collocatario. Affido paritario, spese straordinarie, lotta al cattivo funzionamento dei servizi sociali che operano senza alcun regolamento, centralità dei minori quando finisce la convivenza dei genitori, controllo dell’operato degli enti preposti alla tutela dei minori, mantenimento diretto dei figli e severe ed esemplari punizioni per chi non rispetta la legge, controllo e totale trasparenza sugli infiniti finanziamenti elargiti dalla regione e da enti privati che gestiscono, in realtà, soldi della collettività saranno, questi, i temi su cui si aprirà un dibattito operativo con specifiche iniziative pubbliche»

«Tutto ciò - conclude l'associazione - dovrà portare ad una nuova cultura dell’affido e dell’educazione dei minori con dibattiti pubblici, confronti con i politici e con i magistrati, conferenze su tematiche specifiche, pubbliche denunce della giustizia ingiusta (la giustizia ingiusta non è solo quella dei tribunali), mettendo a disposizione dei genitori separati il nostro sito come mezzo divulgativo dei diritti dei separati e, soprattutto, dei loro figli. In un prossimo incontro si individueranno le iniziative da intraprendere. Tutti possono darci una mano e contattarci al 347.6504095 per informazioni legali e socio-psicologiche».

 

redazione

 

 

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