La colica renale: cause, sintomi, cura e prevenzione

 

AOSTA. La colica renale è un disturbo caratterizzato da un forte dolore al fianco provocato dal passaggio di calcoli renali nel tratto urinario (rene e uretere). La calcolosi renale o litiasi urinaria ha nei paesi Europei una prevalenza intorno al 5% nella popolazione generale, colpisce gli ambi i sessi con un rapporto di 2:1. Circa il 13% della popolazione italiana tra i 20 e i 70 anni corre il rischio di formare, almeno una volta nella vita, i calcoli. Il 2% degli accessi in pronto soccorso in Italia, è rappresentato da soggetti con colica renale e poca più della metà di essi è di età compresa tra i 18 e i 50 anni. I dati nella popolazione valdostana non discostano da quelli nazionali.

colicaChe cosa è la colica renale ?
La colica renale è un disturbo caratterizzato da un forte dolore che inizia nella regione lombare e si irradia in avanti verso l'addome, all'inguine fino alla regione dei genitali ed è provocato dalla presenza di calcoli renali nel tratto urinario. I calcoli si formano quando i minerali, come il calcio e l'acido urico (prodotto di scarto delle cellule) in alcune condizioni si attaccano tra loro nelle urine e creano cristalli duri. I calcoli possono essere piccoli come un granello di sabbia o grandi come una pallina da golf. Quando si spostano nelle vie urinarie provocano dolore, la classica colica renale.

Quali sono le cause della colica renale?
La colica renale è provocata dalla presenza di un calcolo che si sposta all'interno delle vie urinarie. Il calcolo allarga e distende le vie urinarie, causando un dolore intenso. Alcuni fattori aumentano il rischio di calcoli urinari, tra cui:
- Fattori ereditari e famigliari (alcuni soggetti sono predisposti);
- Dieta ricca di sostanze che causano la formazione di calcoli, come il calcio e le proteine animali;
- Disidratazione dovuta o all'assunzione di poca acqua, o alla perdita di liquidi per sudorazione eccessiva (caldo, attività sportiva ecc) o per diarrea e vomito;
- Iperparatiroidismo, malattia caratterizzata da un'eccessiva presenza di calcio nel sangue che eliminato con le urine forma i calcoli;
- Infezioni del tratto urinario;
- Obesità;
- Interventi di chirurgia per l'obesità come il bypass gastrico che aumenta l'assorbimento di calcio e altre sostanze che formano calcoli;
- Disordini metabolici come per esempio la gotta.

Con quali sintomi si manifesta la colica renale?
Il sintomo principale è il dolore, tanto forte da essere invalidante. Quando il calcolo non si muove, pur essendo presente, è del tutto asintomatico. Il dolore, molto forte sul fianco in corrispondenza del rene colpito, può estendersi all'addome e all'inguine poiché il passaggio dei calcoli blocca il naturale percorso dell'urina nel tratto urinario e può dare luogo a spasmi muscolari molto violenti. Al dolore spesso si associa sangue nelle urine (ematuria) dovuto a lesioni provocate dal passaggio del calcolo nelle vie urinarie e febbre per il sovrapporsi d'infezione.

Quali pericoli comporta una colica renale e quali sono le complicanze?
La storia naturale della calcolosi renale è quella di una malattia recidivante e ciò suggerisce la persistenza nell'organismo umano di una formazione continua di calcoli nel tempo. Dopo un anno il 10% dei soggetti con un primo episodio di colica renale va incontro a ricaduta e dopo venti anni la percentuale sale al 75%. Generalmente ha una prognosi buona, se si mettono in opera norme adeguate di prevenzione e di cura. Altre complicanze sono la dilatazione renale (idronefrosi) dovuto all'ostacolo del flusso urinario per ostruzione da parte del calcolo. L'aumento di pressione delle vie urinarie danneggia il rene e favorisce le infezioni. Tale complicanza è spesso legata al ritardo nella diagnosi e alla mancanza di controlli clinici successivi a un episodio di colica renale. A tale proposito è consigliabile in tutti i soggetti con storia clinica di calcoli eseguire controlli ecografici ravvicinati.

Come si esegue la diagnosi di colica renale?
La colica renale è un'urgenza medica e come tale deve essere gestita in pronto soccorso. In ogni caso in cui il medico del pronto soccorso sospetta una colica renale, il trattamento del dolore è il primo intervento terapeutico. L'esame delle urine - ricche di cellule infiammatorie (leucociti), sangue, variazione dell'acidità (PH) - eseguito in pochi minuti attraverso uno stick può essere utile nella diagnosi. Quest'ultima è confermata con indagini strumentali (ecografia o Uro TAC) e la scelta dell'uno o dell'altro esame avviene in base alla gravità del quadro clinico. Se il soggetto con colica renale presenta fattori di rischio (febbre, dolore che non risponde alla terapia farmacologica, età avanzata, un solo rene) è indicato l'esecuzione del'uro-TAC; se non sono presenti fattori di rischio l'esame ecografico è sufficiente.

Come curare una colica renale?
Il trattamento in acuto della colica renale prevede: il controllo del dolore attraverso l'utilizzo di farmaci e poi la il trattamento della causa, cioè espulsione del calcolo. Se non esistono controindicazioni all'utilizzo degli antinfiammatori, il diclofenac, l'indometacina, l'ibuprofene dovrebbereo essere i farmaci di prima scelta, come seconda scelta è indicata la morfina e farmaci similari. La terapia espulsiva, indicata solo per calcoli di piccolissime dimensioni non superiori a 5 mm, può essere favorita dalla diuresi forzata cioè aumentando la quantità delle urine eliminate nelle 24 ore con cure idropiniche, vale a dire ingerendo grandi quantità di acqua che deve essere priva di minerali (oligominerali minimamente mineralizzati, con un residuo fisso inorganico <50mg/l). La diuresi può essere aumentata anche con uso di diuretici. Alla terapia espulsiva spesso si associano farmaci che favoriscono la dilatazione delle vie urinarie. In caso di rischio d'infezione, il trattamento prevede l'uso di antibiotici. In caso di calcoli renali di maggiori dimensioni, impossibili da espellere naturalmente o di persistenza del dolore nonostante la terapia farmacologica, è indicato il trattamento chirurgico di asportazione per via endoscopica.

Quando è necessario il ricovero dei soggetti con colica renale?
E' indicato il ricovero ospedaliero in caso di:
- Sintomi resistenti alla terapia;
- Anuria da calcolo (il soggetto non urina);
- Calcolosi ostruente e infezione delle vie urinarie con infezione generalizzata e febbre;
- Indicazione a trattamento chirurgico per calcoli di grosse dimensioni in cui la terapia espulsiva non ha avuto successo.

Come prevenire una colica renale?
Per evitare le coliche renali bisogna seguire questi consigli:
- Evitare la disidratazione, bere almeno 8-10 bicchieri d'acqua al giorno, da aumentare sopratutto durante le attività sportive e lavorative impegnative e nella stagione estiva;
- Ridurre il sale nella dieta;
- Limitare l'assunzione di proteine animali;
- Limitare i cibi ad alto contenuto di calcio, latte e formaggio e sostituirli con le bevande equivalenti di soia e di mandorla;
- Limitare il consumo di uva, fichi, barbabietole, soia, cavoli, pomodori, cacao che contengono ossalato, un elemento responsabile della formazione dei calcoli.
Tutti i soggetti con storia di colica renale devono sottoporsi a controlli clinici ed ecografici regolarmente.

 

dott. Franco Brinato
specialista in Medicina d'Emergenza Urgenza e Medicina Termale e dirigente medico di Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso