Nervi tesi all'incontro tra gli amministratori comunali e gli operatori commerciali che disconoscono le associazioni che li rappresentano - VIDEO

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AOSTA. Attimi di tensione e nervi tesi questo pomeriggio all'Hotel des Etats nell'incontro tra gli amministratori comunali di Aosta e numerosi commercianti del centro storico.

Il duro e infuocato confronto, durato un'ora e mezza, ha riguardato il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che dal 1° giugno ha sostituito il porta a porta e costringe residenti e attività commerciali a portare i rifiuti fino alle postazioni tecnologiche appositamente allestite in diversi punti della città. E l'esito dell'incontro potrebbe essere decisamente clamoroso: un ritorno parziale del porta a porta.

All'assessore all'Ambiente Delio Donzel fresco di conferma, al sindaco Fulvio Centoz ed ai rappresentanti della Quendoz soprattutto baristi e ristoratori infuriati hanno elencato tutti i problemi del nuovo sistema che, hanno sottolineato a più riprese, loro non hanno mai voluto.

Il primo, tanto banale quanto facilmente prevedibile, è proprio nelle nuove postazioni di conferimento: l'apertura dei contenitori è troppo piccola. I rifiuti delle attività commerciali sono troppo voluminosi (basti pensare all'umido per i ristoranti a fine giornata) e semplicemente non ci passano. C'è poi la questione infortuni: i rifiuti devono essere gettati dai titolari delle attività perché l'Inail non copre gli incidenti che i dipendenti possono subire nel tragitto verso le postazioni (in inverno basta una scivolata sul ghiaccio) e utilizzando le postazioni stesse. E poi la scomodità del sistema in sé e la distanza da coprire (fino a 400 metri a piedi, con quantità di rifiuti da trasportare ben diversi dal sacchetto dell'utenza domestica).

L'incontro si è ulteriormente infuocato quando un ingegnere del Comune ha spiegato con estrema calma che il sistema rimarrà a prescindere dalle proteste. La reazione dei commercianti è stata immediata e a poco sono valsi i tentativi del sindaco Centoz di calmare gli animi. 

Nell'agitato incontro è poi nata una polemica nella polemica, con i commercianti che hanno sostanzialmente disconosciuto le associazioni, o almeno alcune di esse, che dovrebbero rappresentarli (e che gli amministratori hanno incontrato nel primo pomeriggio sempre sulla questione rifiuti). Quando l'assessore Donzel ha affermato che il porta a porta è stato abolito su richiesta degli stessi commercianti, dal pubblico è piovuta un'unica domanda: «Chi? Chi lo ha chiesto?». Nessuno è stato in grado di dare una risposta precisa, ma in molti hanno tirato in causa proprio le associazioni.

Tornerà quindi il porta a porta? Per ora non ci sono certezze. Alla domanda del sindaco «qui dentro tutti vogliono tornare al porta a porta?» dal pubblico si è alzato un coro deciso di "sì". Se accadrà, il dietrofront del Comune potrebbe essere limitato agli esercizi commerciali (secondo la Quendoz il nuovo metodo è gradito ai residenti) e comunque non sarà immediato. Centoz ha annunciato infatti che la questione verrà esaminata in Giunta, ma non ha voluto rispondere alle domande sulla tempistica. «I tempi saranno da valutare» si è limitato a dire, scatenando altre reazioni infuocate.

In chiusura di incontro, da registrare la reazione di una commerciante cinese: «ma allora non abbiamo risolto niente?» si è chiesta guardandosi attorno con aria sconsolata.

 

Marco Camilli

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