Ok del Senato all'omicidio stradale: fino a 27 anni di carcere

 

Il ddl ora alla Camera - Govero battuto su due modifiche al testo

AOSTA. Via libera dall'Aula del Senato, con 163 voti a favore, 2 contrari e 65 astenuti, al disegno di legge che introduce il reato di omicidio stradale. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera.

Con le nuove norme i pirati della strada rischieranno fino a 27 anni di carcere. E' questa infatti la pena massima prevista per chi, guidando in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droghe, uccide più di una persona e si dà alla fuga. Senza fuga gli anni di carcere sono 18. Se invece la vittima è una, il colpevole rischia fino a 12 anni di carcere, che possono diventare 18 in caso di fuga. Per quanto riguarda la patente, in caso di omicidio stradale, il ddl prevede una sospensione che può arrivare fino a 30 anni.

Il governo è peraltro stato battuto su due modifiche al testo. Aveva dato parere contrario a degli emendamenti che escludevano l'estensione della pena della reclusione da sette a dieci anni ai casi in cui i conducenti di veicoli a motore provochino la morte di una persona a seguito di attraversamento del semaforo rosso, inversione del senso di marcia, sorpasso in corrispondenza di un attraversamento pedonale. Le proposte sono invece passate anche con il voto di una settantina di senatori Pd e di 22 del Ncd.

Soddisfatto comunque il premier Matteo Renzi, che su Twitter ha ricordato: "un impegno che ho preso da sindaco con famiglie vittime di incidenti: punire omicidio stradale. Oggi prima lettura ok Senato #lavoltabuona". E poi su Facebook ha spiegato: "Siamo spesso capaci di indignarci quando arrivano notizie di incidenti stradali gravissimi. Ma poi, passato il clamore mediatico, tutto torna come prima e le famiglie delle vittime uniscono al dolore per la morte dei propri cari la beffa di una giustizia ingiusta. Ci eravamo impegnati, fin da quando ero sindaco, a regolamentare per legge l'omicidio stradale, impegno che ho ribadito anche nel discorso programmatico del febbraio 2014. Adesso - sottolinea Renzi - il Senato ha approvato la legge. Siamo ancora in prima lettura, certo. Ma è il primo voto. Sono grato alle senatrici e ai senatori per l'impegno, ulteriore dimostrazione del fatto che le cose possono cambiare. E un pensiero, stasera, va a Lorenzo che non ha fatto in tempo a festeggiare i suoi 18 anni. Alla sua straordinaria famiglia. Ai suoi amici che continuano a credere in questa battaglia per onorare la memoria. E a tutte le famiglie delle vittime degli incidenti stradali che ho incontrato in questi mesi".

 

Clara Rossi

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