Mentre si discute dell'apertura delle frontiere, le tre Scuole militari alpine hanno voluto mandare un messaggio di unione
AOSTA. Le Alpi trasformate da barriera divisoria naturale - di popoli, di Stati, di culture - a simbolo di unione. E' il messaggio che hanno voluto lanciare le tre cordate delle Scuole militari alpine italiana, francese e svizzera che hanno affrontato insieme l'ascesa del Mont Dolent, punto di confine proprio tra Italia, Francia e Svizzera.
"In un momento in cui si discute molto di frontiere - sottolinea il Centro addestramento alpino -, i militari di queste nazioni stanno promuovendo un'iniziativa denominata "Frontiere Aperte" che permetterà di svolgere, in collaborazione reciproca, l'addestramento alpinistico a favore delle rispettive forze armate, usufruendo delle strutture del paese ospitante e garantendo la possibilità di addestrarsi in massicci montuosi, anche al di fuori dei propri confini nazionali".
L'attività tra l'altro si inserisce nel quadro di collaborazione reciproca già in atto da anni e che potrebbe culminare con l'auspicata ratifica della convenzione attualmente allo studio dei rispettivi governi.
redazione
