Casinò, sindacati chiedono stop immediato a licenziamenti e rientro degli "esodati"

 

Critiche all'assessore Chatrian: "cerca di screditare i lavoratori della casa da gioco"

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AOSTA. Immediato ritiro della procedura dei licenziamenti collettivi e rispetto degli accordi del 2015 con i lavoratori: sono queste le "condizioni pregiudiziali" per continuare la trattativa sul futuro del Casinò di Saint-Vincent poste dai sindacati nell'incontro di oggi con il presidente della Regione Marquis e l'assessore al Bilancio Chatrian.

Oltre all'immediato stop ai licenziamenti collettivi di 264 lavoratori, Cgil, Cisl, Savt, Uil, Snalc ed Ugl hanno chiesto di "scongiurare il rientro delle 41 persone esodate", ma su queste due questioni "non è stata data nessuna certezza", riferiscono.

I sindacati hanno anche ribadito "la necessità dell'erogazione di un finanziamento per risanare l'azienda" per "evitare che i costi delle ristrutturazioni edilizie vengano scaricate sui lavoratori" e "stigmatizzato le dichiarazione fatte nei giorni scorsi dall'assessore competente con le quali si è cercato di screditare l'immagine delle persone che operano presso la casa da gioco".

L'attesa è ora per l'incontro di venerdì 24 con la nuova governance che sarà nominata in mattinata e che nel pomeriggio, insieme ai sindacati, daranno indicazioni sulle prossime mosse che decideranno il futuro della casa da gioco e dei suoi lavoratori.

 

Marco Camilli

 

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