Siae: pirateria audiovisivi su Internet vale 15 volte il mercato legale

Siae: pirateria audiovisivi su Internet vale 15 volte il mercato legale

ROMA. Il mercato digitale italiano nel campo della musica e degli audiovisivi è molto indietro rispetto a quello degli altri Paesi europei paragonabili al nostro.

L'allarme arriva dalla Siae, in audizione in commissione Trasporti alla Camera nell'ambito dell’indagine conoscitiva sul sistema dei servizi di media audiovisivi e radiofonici.

"In Italia le dimensioni del mercato evidenziano il nostro grosso sottosviluppo rispetto agli altri principali Paesi Ue, come Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna" afferma Sergio Fasano, rappresentante Siae, che snocciola le cifre: il mercato italiano della musica digitale è ancora asfittico e vale 1/4 di quello francese e 1/6 di quello tedesco e di quello inglese. Le ragioni, spiega, sono due: "La scarsa diffusione della banda larga e il fenomeno della pirateria che ci vede in testa rispetto al panorama europeo insieme alla Spagna".

In dettaglio, per quanto riguarda la musica digitale valutazioni della Siae segnalano che la pirateria vale due volte il mercato legale per una grandezza annuale, sottostimata, dai 100 ai 150 milioni mentre sul fronte degli audiovisivi vale ben 15 volte. Per questo, la Società degli Autori e degli Editori "cerca di favorire offerte legali di musica digitale sia a livello di player internazionali sia locali, cercando con le licenze di agevolare le startup" e auspica per gli audiovisivi di "avere presto offerte legali come quella di Mediaset o di Sky di video in streaming o in diverse modalità possibili che permettano di ridurre la pirateria".Clara Rossi

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