Bankitalia, Uif: Criminalità pervasiva aumenta minacce riciclaggio

 

Nel 2014 ricevute circa 71.700 segnalazioni di operazioni sospette, 7.000 in più del 2013

corruzionex200ROMA. "Le minacce di riciclaggio in Italia sono significative a causa della diffusione e della pervasività della criminalità organizzata, della corruzione e dell'evasione fiscale". E' l'allarme del Rapporto 2014 dell'Unità Informazione Finanziaria di Bankitalia che nel 2014 ha ricevuto circa 71.700 segnalazioni di operazioni sospette (quasi 7.000 in più sul 2013) confermando il trend di crescita che dal 2007 ha portato a incrementare di quasi sei volte il flusso segnaletico annuo.

Secondo Bankitalia "gli uffici della Pubblica amministrazione, particolarmente esposti all'incidenza della corruzione nei settori degli appalti e dei finanziamenti pubblici, mostrano ancora scarsa sensibilità per l'antiriciclaggio malgrado siano sempre stati ricompresi nel novero dei soggetti obbligati alla segnalazione. Ciò ne accresce la vulnerabilità". Tuttavia, avverte ancora il rapporto, "i risultati conseguiti in termini di volumi, e anche di tempestività e qualità delle segnalazioni, testimoniano una vera e propria trasformazione culturale: le segnalazioni sono la parte emergente di una potente e capillare azione di scrutinio dell'attività economica che gli operatori svolgono a fini di contrasto del riciclaggio".

Le 24 ispezioni condotte dalla Uif nel 2014 hanno riguardato anche comparti diversi dall'intermediazione bancaria, quali il risparmio gestito, il private banking, il trading online e l'operatività degli istituti di pagamento; per la prima volta l'Unità ha effettuato accertamenti presso società di revisione, esercenti attività di custodia e trasporto di valori e operatori di gioco. "Importanti innovazioni sono intervenute nella normativa di riferimento dell'antiriciclaggio – aggiunge il rapporto –: è stato introdotto nel nostro ordinamento il reato di autoriciclaggio; in ambito europeo, è stato definito, durante il semestre di presidenza italiana dell'Unione, il testo della quarta direttiva antiriciclaggio, poi adottata nel maggio scorso. Il nuovo reato di autoriciclaggio rappresenta un'apprezzabile soluzione di compromesso tra le diverse posizioni che per anni hanno animato il dibattito giuridico. Il testo della nuova norma pone alcune incertezze interpretative; sarà l'esperienza applicativa della riforma a verificarne l'effettiva capacità di deterrenza e repressione delle condotte criminali. Norme adeguate sono essenziali, ma sono destinate a restare inefficaci se manca la condivisione di fondo degli obiettivi da parte della società civile. Il sistema delle segnalazioni delle operazioni sospette offre agli operatori l'opportunità di divenire protagonisti nella lotta alla criminalità finanziaria; di fare una precisa scelta di campo, abbandonando agnosticismi e disponibilità alla connivenza", conclude Bankitalia.

 

Clara Rossi

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