Il Consiglio regionale "litiga" con il senatore Lanièce

Il Consiglio regionale "litiga" con il senatore Lanièce

 

Accordo per convocare seduta straordinaria sui rapporti tra istituzioni valdostane e Stato

AOSTA. Le considerazioni di stampo politico del senatore valdostano Albert Lanièce apparse oggi sui giornali, mentre il Consiglio Valle discute i disegni di legge sul bilancio, non sono per nulla piaciute ai componenti dell'assemblea. «Imbarazzo», «sconcerto» e «disagio» sono solo alcuni dei sentimenti espressi questa mattina in aula dagli esponenti dell'opposizione e della maggioranza.

Già lunedì mattina diversi consiglieri avevano criticato le esternazioni del senatore sul fatto di essere stato "lasciato solo" dal Consiglio regionale in vista del voto sul referendum costituzionale. Oggi, dopo aver letto i commenti e i giudizi di Lanièce sull'attuale situazione politica in Consiglio e su una nuova legge elettorale regionale, le dichiarazioni dei consiglieri hanno avuto toni anche più forti. Le critiche sono state rivolte specialmente ai rapporti tra i parlamentari e l'assemblea regionale, alla scarsa partecipazione di Lanièce e Marguerettaz ai lavori dell'aula ed alla mancanza di coordinazione che ci sarebbe tra la politica regionale - in particolare con le forze di maggioranza - e l'azione a Roma dei parlamentari.

La discussione è arrivata a toccare la questione della fiducia al Governo Gentiloni e ha coinvolto anche esponenti della maggioranza. «A che titolo il senatore è andato a sostenere un governo che deciderà cose importanti per tutta la comunità valdostana senza nemmeno un confronto preventivo con quest'aula? Non ci stiamo ad essere giudicati» ha affermato l'assessore alla Sanità Viérin invitando i parlamentari ad avere «modi più rispettosi» nei confronti dell'assemblea.

«Una dichiarazione sicuramente infelice» ha detto il presidente della Regione Rollandin intervenuto per stemperare gli animi. «Non possiamo dire che il lavoro del senatore non sia in linea con quello della maggioranza: non è così». Rollandin ha definito «polemichette» le lamentele sulle frequenti assenze dei due parlamentari durante i lavori del Consiglio regionale: «le riunioni in Camera e Senato si svolgono negli stessi giorni del Consiglio» ha detto.

Nel corso del dibattito è emersa una proposta, del consigliere Uv La Torre, che è stata accolta dal presidente del Consiglio Rosset: «Convochiamo una seduta straordinaria per discutere dei rapporti tra Consiglio regionale e Stato in una giornata in cui il senatore e il deputato sono liberi. Decidiamo a che ora farla e ci mettiamo qui un pomeriggio a fare questa bella discussione».

 

E.G.

 

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