Approvato anche il Rendiconto 2023 della Regione autonoma Valle d'Aosta con entrate in aumento del 5,2%
La Giunta regionale della Valle d'Aosta ha dato il via libera al Rendiconto 2023 e al collegato assestamento di bilancio che ridistribuisce le risorse economiche "avanzate" nell'anno precedente.
Il ddl sull'assestamento di bilancio vale 294 milioni di euro e, al netto di modifiche che potranno essere apportate in fase di esame in Consiglio Valle, distribuisce risorse in vari ambiti. Guardando ai principali interventi, nel provvedimento sono compresi 18 milioni di Euro per i fondi di rotazione di Finaosta che finanziano i mutui per l'edilizia residenziale, le cui domande sono state recentemente riaperte per le seconde case, e interventi di miglioramento energetico. Altri 15 milioni andranno all'ospedale di comunità di Verrès mentre 11,2 milioni sono destinati all'Arer per lavori di manutenzione straordinaria per l'edilizia residenziale pubblica.
L'assestamento inoltre assegna 14 milioni di euro per l'edilizia scolastica di competenza degli enti locali e 9 milioni per i fondi regionali integrativi in aggiunta ai 6,3 milioni per i lavori sul Palazzo Cogne di Aosta previsti dal Fondo Sviluppo e Coesione. Un'altra importante fetta dell'assestamento riguarda lo stanziamento di circa 46 milioni di Euro per l'estinzione anticipata di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Inoltre otto milioni sono destinati per metà ai Consorzi di miglioramento fondiario per investimenti e manutenzioni e per metà a interventi su beni di interesse storico.
Infine 6,3 milioni serviranno a rifinanziare il fondo a disposizione dei Comuni per opere minori di pubblica utilità.
Qualche dato sul Rendiconto 2023. Le entrate della Regione sono in aumento del 5,2% a quota 1 miliardo 707 milioni di Euro grazie soprattutto alle entrate correnti (+8,1%) per effetto della crescita delle entrate tributarie. La spesa corrente assorbe l'81,04% del bilancio. L'ambito della "Tutela della Salute" vale il 22,04% della spesa, quello dell'istruzione il 12,64%,, le relazioni con le altre autonomie territoriali l'8,92%, servizi istituzionali e di gestione l'7,35%, le politiche sociali il 5,77% e lo sviluppo sostenibile del territorio il 4,98%.
Clara Rossi
