Covid-19: Rt in calo per la Valle d'Aosta. Entra in vigore l'ordinanza 552

Per Roma la Valle d'Aosta è arancione, ma l'ordinanza del presidente Lavevaz attiva alcune restrizioni da zona gialla

grafico report di monitoraggio

AOSTA. La Valle d'Aosta rimane zona arancione per quanto riguarda lo scenario di rischio dell'emergenza Covid-19, nonostante il miglioramento di alcuni parametri. In particolare quello dell'Rt, il cui valore medio sui 14 giorni calcolato nell'ultimo reporto di monitoraggio diffuso da Iss e Ministero della Sanità è di 0,67 contro lo 0,81 della settimana scorsa, l'1,01 di quella precedente e l'1,23 del rapporto aggiornato al 18 novembre scorso.

Le nuove ordinanze di ricollocazione del Ministero della Salute confermano il passaggio al giallo per alcune regioni, tra le quali Piemonte e Lombardia, ma non per la nostra Vallée che quindi - come peralto previsto - sarà ufficialmente arancione fino al 20 dicembre e solo dopo passerà in zona gialla. "Ufficialmente" perché in realtà, con l'entrata in vigore della legge sulla gestione autonomia dell'emergenza Covid-19, il presidente della Regione ha firmato l'ordinanza n. 552 che anticipa di qualche giorno l'allentamento di alcune restrizioni.

Ristorazione

Ordinanza n. 552I maggiori effetti dell'ordinanza dell'11 dicembre si vedranno dalla prossima settimana. In attesa che si concluda il monitoraggio di 14 giorni degli effetti sulla curva dei contagi dell'ordinanza del 30 novembre che ha anticipato la riapertura dei negozi di vicinato, il governo regionale autorizza la riapertura sempre in anticipo di bar, ristoranti e di tutte le attività di ristorazione, somministrazione di alimenti e bevande e delle attività ricettive a partire dal 16 dicembre. Con alcune limitazioni: niente consumazioni al banco e divieto dalle ore 18 di consumare cibi e bevande in luoghi pubblici e aperti al pubblico. Dopo quell'orario quindi si tornerà al servizio di asporto (fino alle ore 22) o consegna a domicilio. Fanno eccezione, per quanto riguarda l'orario, i servizi offerti ai propri ospiti delle attività di ristorazione negli alberghi.

Spostamenti

Le limitazioni del Dpcm sono molto "ammorbidite" dalle disposizioni regionali. Sono in vigore il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 e il divieto di spostarsi in un Comune diverso da quello di residenza salvo che per comprovate esigenze di lavoro, di salute, di studio o di necessità. L'ordinanza dell'11 dicembre aggiunge però che "in ragione della peculiarità del territorio della Regione e delle ridotte dimensioni dei Comuni, in caso di necessità di usufruire delle attiviità produttive, industriali, artigianali e commerciali di cui non sospese ai sensi della presente ordinanza è consentito lo spostamenti nei Comuni vicini". È inoltre consentito spostarsi in un Comune diverso per le attività negli orti, nei frutteti, nei campi, per la conduzione di piccoli allevamenti e il taglio della legna. È autorizzato anche lo spostamento verso la seconda casa per motivi di controllo o manutenzione.

Attività motoria e sportiva

L'ordinanza consente lo svolgimento di attività sportiva e motoria anche in aree attrezzate e parchi pubblici rispettando i divieti di assembramenti e la distanza interpersonale di almeno 2 metri per l'attività sportiva e di almeno 1 metro per le altre attività. Si può inoltre svolgere attività sportiva all'aperto all'interno di impianti, centri e circoli sportivi, comprese le piste di sci nordico, anche al di fuori del proprio Comune sempre rispettando il distanziamento minimo. Sci di alpinismo (con l'accompagnamento di una guida alpina) e ciaspolate sono consentiti "anche nei Comuni vicino a quello di residenza, domicilio o abitazione".

Cosa rimane chiuso

La legge regionale 11/2020 consentirebbe da oggi la riapertura di numerose attività tra cui palestre, discoteche e musei, ma l'ordinanza firmata ieri dal presidente Erik Lavevaz ne conferma invece la sospensione. Rimane quindi lo stop per palestre, piscine, centri benessere e termali, centri culturali e giovanili, attività sportiva dilettantistica di base, sale giochi e scommesse, casinò, discoteche e sale da ballo, eventi aperti al pubblico, fiere, convegni e congressi in presenza, sagre, prove ed esibizioni di cori e bande. Mostre e musei sono chiusi, mentre le biblioteche possono operare su prenotazione. Sospesi anche concorsi le prove preselettive pubbliche e private. Rimangono chiusi gli impianti dei comprensori sciistici, che possono essere utilizzati soltanto dagli atleti di interesse nazionale riconosciuti dal Coni e dal Cip.

Pronto soccorso

L'ordinanza precisa il divieto per gli accompagnatori dei pazienti di rimanere nelle sale di attesa del pronto soccorso e dei dipartimenti di emergenza - accettazione "salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto".

Mascherine

In base all'ordinanza n. 552 "è fatto obbligo sull'intero territorio regionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie". Bisogna indossarli "nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi".

 

 

Clara Rossi

 

 

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