Aumenti skipass, i sindacati contro il presidente degli impianti a fune

«Inaccettabile incolpare i lavoratori per gli aumenti in seguito al rinnovo del Ccnl»

 

«Non è accettabile dare la colpa ai lavoratori per i futuri aumenti in seguito al rinnovo del contratto di lavoro nazionale». Così le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Savt replicano alle dichiarazioni ai media del presidente dell'Avif Ferruccio Fournier sugli aumenti del costo degli skipass per sciare in Valle d'Aosta durante la stagione 2022-2023.

In merito agli aumenti dei ticket per sciare, Fournier aveva affermato che «stiamo cercando di mantenere l'aumento il più possibile contenuto, ma dobbiamo tenere conto del rinnovo del contratto di lavoro degli addetti agli impianti a fune e dell'inflazione».

Secondo Filt Cgil, Fit Cisl e Savt «puntare il dito su un rinnovo, che è un diritto legittimo di ogni lavoratore, è fuori luogo». L'aumento «per quest'anno sarà di 20 euro in busta paga e per il prossimo anno di 30 euro, erogati come welfare. Parliamo quindi di cifre che nulla hanno a che vedere con l'inflazione che sta pesando sulle tasche di tutti i cittadini».

La segreterie regionali spiegano di condividere il fatto che «ci possa essere eventualmente un aumento contenuto dello skipass che può essere giustificato dall’incremento del costo esponenziale dell’energia elettrica e del gasolio, che in questo momento attanaglia anche il settore degli impianti a fune».

 

 

redazione

 

 

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