Incendio di Aymavilles, dieci persone indagate dalla procura di Aosta

La procura di Aosta segue due filoni: uno sull'origine delle fiamme e l'altro sui rimborsi dei voli degli elicotteri

Elicotteri in azione durante l'incendio a Aymavilles

Incendio colposo, incendio boschivo, truffa, frode nelle pubbliche forniture: sono alcune delle ipotesi di reato su cui stanno lavorando gli inquirenti riguardo al devastante rogo che lo scorso luglio ha distrutto due case e mandato in fumo ettari ed ettari di bosco e vegetazione tra Aymavilles e Villeneuve.

Le indagini sono ancora in corso. Risultano dieci persone indagate - tutte dichiaratesi estranee ai fatti - in quella che è una doppia inchiesta. Con un filone gli inquirenti si stanno concentrando sulle cause del rogo mentre le indagini parallele riguardano le attività antincendio effettuate in quei giorni e i rimborsi chiesti alla Regione. Tra i nomi degli indagati emergono quelli del capo della protezione civile regionale Valerio Segor, del presidente e amministratore delegato di Deval Spa Giorgio Pession, e dell'amministratore delegato della società di trasporto aereo Sky Aviation.

Finora gli accertamenti - condotti con il Nucleo investigativo dei carabinieri, il Nucleo investigativo antincendio boschivo della Forestale e l'aliquota del Corpo forestale della sezione di polizia giudiziaria - indicano che le fiamme avrebbero avuto origine da un malfunzionamento della linea elettrica di Deval, società che vede indagata anche un dipendente oltre a Pession. Il capo della protezione civile valdostana Segor e Penco sono indagati insieme ad altre due persone con l'accusa di aver aggravato il propagarsi delle fiamme.

Sotto la lente di ingrandimento sono finite poi le fatturazioni per i voli degli elicotteri nelle attività di spegnimento del rogo. La procura vuole capire se la Sky Aviation abbia dichiarato più minuti di volo di quelli effettivi così da ottenere dalla Regione dei pagamenti più corposi rispetto all'attività realmente svolta. Alcune intercettazioni fanno ipotizzare agli inquirenti che la società possa aver operato in questo modo anche in altre occasioni, per esempio per servizi erogati alla pubblica amministrazione in occasione del Tor des Géants. In questo ambito risultano sei indagati, compreso l'amministratore delegato della società.

 

 

Marco Camilli

 

 

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