Il parco archeologico e museo diventa un centro culturale «con più cuori»: un ricchissimo patrimonio di reperti che tracciano la storia dal Neolitico al Medioevo
Dopo un anno e mezzo di lavori e diversi rinvii, la rinnovata area megalitica di Aosta è finalmente pronta per la riapertura al pubblico. Il "grande giorno" è fissato per sabato 11 novembre.
Oggi l'area di Saint-Martin-de-Corléans è «un museo con più cuori», dice l'archeologo Zidda in occasione della presentazione dei nuovi allestimenti. La vasta e scenografica sala che consente di ammirare la grande area archeologica infatti rimane il perno attorno al quale si dipana il ricco percorso di visita, ma ora è accompagnata da diverse novità (comprese una sala civica, una sala immersiva e uno spazio per le mostre temporanee) e alcune conferme rivisitate.
Le precedenti cinque sezioni del parco e museo ora diventano dieci. La visita inizia con la rampa del tempo che, scendendo nelle profondità del parco archeologico, consente ai visitatori di immergersi nel passato. Le famose arature del Neolitico datate a prima del 4.000 a.C., i pozzi con le macine e i cereali, le note stele antropomorfe allineate in una sala apposita, alta otto metri. Poi le orme umane rimaste impresse nel terreno, i corredi funerari, le tombe e, risalendo i livelli del parco, i reperti che hanno consentito agli archeologici di accendere una nuova luce sull'Aosta romana. Quindi i ritrovamenti risalenti al Medioevo, a posare un ulteriore tassello di una storia che gli archeologici stanno studiando ancora oggi, 54 anni dopo la scoperta dell'area archeologica avvenuta per caso durante dei lavori edili.
Nel lungo percorso di visita - da cui ci si può prendere una pausa entrando nell'apposita sala relax con "affaccio" sull'area archeologica - il museo di Aosta propone tantissimi reperti, alcuni dei quali rari se non unici al mondo. Per conoscere e invogliare anche gli aostani a scoprire questo ricchissimo patrimonio, l'area megalitica proporrà per una intera settimana delle visite guidate gratuite e un ricco programma di eventi a tema nei mesi di novembre e dicembre.
Marco Camilli