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Regione autonoma che vai, carobenzina che trovi

In questi giorni uno dei temi più discussi è il carobenzina: in Italia si è arrivati a pagare 1,3 euro al litro il carburante che ci permette di viaggiare sulle nostre amate auto.
Noi abbiamo telefonato alle altre quattro regioni autonome italiane, per conoscere il funzionamento del loro sistema di erogazione buoni carburante in esenzione fiscale, se previsto dalle loro amministrazioni provinciali.

Ecco i risultati partendo dalla nostra regione: in Valle d'Aosta, l'erogazione di benzina in esenzione, per autovetture fino a 750 cmc, è legata al possesso della patente e ogni residente ha diritto, annualmente, a 800 litri di benzina e 520 di gasolio. In seguito, secondo la disponibilità dell'ufficio contingentamento, la quota assegnata può essere maggiorata.

Spostandoci ad est, abbiamo verificato che in Trentino Alto Adige né la regione, né le province autonome di Trento e Bolzano prevedono trattamenti di favore per i loro residenti. Unica eccezione, esisteva una legge che agevolava l'acquisto del carburante da parte degli agricoltori. Dall'anno scorso, tuttavia, il servizio è stato soppresso.

Passiamo ora in Sardegna, una delle due isole a statuto speciale, oppure regione autonoma. Il funzionario che ha risposto alla nostra telefonata, sentendo la nostra domanda ha cominciato a piangere e ha voluto sottolineare che loro pagano il carburante a prezzo pieno e che i vantaggi fiscali derivanti dalla residenza in una regione autonoma non è mai riuscito a vederli in tutta la sua vita.

Cambiando isola, abbiamo scoperto che la regione autonoma Sicilia, non si trova in condizioni migliori rispetto a quella sarda: "io come libera cittadina della regione autonoma siciliana pago il carburante a 1,3 euro al litro alla faccia dell'eguaglianza fiscale delle regioni autonome italiane": è questa la desolante risposta fornitaci da un'impiegata della presidenza della regione.

Abbiamo lasciato per ultimo il Friuli Venezia Giulia, in quanto ci siamo imbattuti in un'autentica isola felice, nella quale esistono ben due tipologie di trattamento dell'erogazione carburante ai residenti: il primo, gestito dalle camere di commercio delle province giuliane, mette a disposizione, di ogni residente, un quantitativo esente da accise, di 150 litri bimestrali. Quest'erogazione, inoltre, non è legata al possesso della patente. Pertanto in alcune province è possibile che un residente abbia due auto intestate a sé stesso. Ma ancora più incredibile è la situazione nella provincia Trieste, il cui cittadino può avere illimitate auto a lui intestate e, pertanto, illimitato carburante in esenzione, ogni bimestre. Ma non è finita qui: nella difficile ipotesi che un residente friulano esaurisca le sue quote di carburante, ci pensa la Regione ad aiutarlo: si tratta della seconda tipologia di intervento, quella che permette al residente di pagare carburante alla pompa con uno sconto variabile tra i 15 e i 25 centesimi al litro, senza limite di acquisto.

Tirando le somme, la nostra isola felice sembra proprio meno felice del Friuli Venezia Giulia, ma certamente più felice della Sardegna, della Sicilia e del Trentino Alto Adige. Pertanto, il detto "si può stare meglio" va bene, ma pensare che si potrebbe anche stare peggio non fa male.

Marco Camilli
30 agosto 2005

 
 

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