Il centro commerciale di Pollein da 11 anni in attesa della nuova certificazione antincendio

Interrogazione della Lega in Consiglio Valle sulla pratica avviata ma non conclusa. Spelgatti: 'quadro sconcertante'

 

Centro commerciale

«Non esiste che ai privati si chiedano adempimenti rigorosissimi e il pubblico invece, sui propri immobili, frequentati da migliaia di persone e da molte centinaia di lavoratori, non si metta in regola». Lo afferma la consigliera regionale della Lega VdA Nicoletta Spelgatti sulla situazione dei certificati antincendi degli immobili di proprietà della Autoporto Valle d'Aosta Spa.

In Consiglio regionale Spelgatti ha illustrato una interrogazione sulla sicurezza dei numerosi immobili della società partecipata come la Torre delle comunicazioni e il complesso dell'Autoporto che comprende ipermercato, galleria commerciale, centrale termica ed edificio direzionale con hotel e ulteriori negozi e attività commerciali.

Dopo l'intervento di ridefinizione architettonica l'Autoporto Spa ha avviato l'iter per ottenere il nuovo certificato della normativa antincendio. La procedura per il certificato prevenzione incendi «iniziata dalla società nel marzo 2010 con una pratica presentata al Comando regionale dei Vigili del fuoco, ha avuto corso ed è in via di conclusione» secondo quanto reso noto dall'assessore regionale alle Partecipate, Luciano Caveri, in risposta all'interrogazione.

Per i singoli immobili «la società ha affidato l'incarico a un professionista per l'attivazione di un audit antincendio per analizzare nella sua completezza la situazione antincendio dell'intero complesso commerciale, aggiornando l'effettivo stato di fatto delle attività presenti. Al momento attuale - ha spiegato l'assessore - non si è ancora arrivati all'approvazione del progetto, cui dovrà fare seguito la predisposizione della fase progettuale esecutiva e l'esecuzione dei lavori».

Secondo la consigliera leghista «il quadro è sconcertante. Gli investimenti sull'efficientamento energetico del 2016 non hanno ottenuto i risultati auspicati e sulla certificazione antincendi qualcosa non quadra: in undici anni non si è ancora arrivati alla conclusione. La risposta di oggi, peraltro, è praticamente uguale a quella fornita nel 2016 agli allora consiglieri Ferrero e Cognetta, che avevano riproposto la questione. Ci devono essere delle responsabilità in capo a qualcuno e vanno sicuramente fatte delle valutazioni complessive».

 


C.R.

 

 

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