Il II lotto, finora senza finanziamenti, è stato inserito in un nuovo programma del Por Fesr
AOSTA. Il mese prossimo il parco archeologico di Saint Martin de Corléans aprirà i battenti e, dopo anni di discussioni e lavori, inizierà finalmente ad accogliere i visitatori interessati a conoscere l'area megalitica. L'apertura sarà però parziale perché soltanto il I lotto del sito aostano è stato finanziato e completato, cioè la parte relativa alla navata centrale occupata dai reperti e il Museo del sito. Da questo punto di vista ci sono ora delle importanti novità.
Con delibera della scorsa settimana, la Giunta regionale ha approvato l'inserimento del progetto dell'area megalitica nel più ampio "Progetto strategico Rete cultura e turismo per la competitività". Un'operazione che ha permesso di reperire le risorse economiche, finora sempre mancate, per il II lotto dell'opera.
Il finanziamento arriverà dal programma Investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/2020 (Fesr). Si parla di 3.780.000 euro di cui 2.655.000 inseriti nella programmazione 2016-2018 e provenienti in gran parte dall'Unione europea (1,3 milioni circa), in parte dallo Stato (929.000 euro) e in parte dalla Regione (poco meno di 400.000 euro).
Il II lotto consisterà in sintesi nel completamento degli arredi del centro di interpretazione e degli allestimenti multimediali e di "realtà immersiva" con la realizzazione della Sala delle stele, della Sala multimediale e della Galleria del tempo che dovrebbero completare il percorso archeologico del sito dall'età preistorica al medioevo. Allo stesso tempo saranno anche elaborati i testi per pubblicazioni scientifiche sull'area archeologica.
In aggiunta alla seconda tranche di lavori, la Regione dovrà comunque trovare altri fondi per completare quelle aree che, stando al progetto iniziale, diventeranno un punto di aggregazione per il quartiere: strutture per convegni, sale per mostre temporanee e zona dedicata alle attività commerciali (già realizzate strutturalmente).
Elena Giovinazzo