Influenza 2018-2019, cosa ci aspetta il prossimo inverno: prevenzione e cura


La Salute su Aostaoggi.it - a cura del dott. Brinato

L'influenza rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica, è responsabile di circa 650000 morti ogni anno nel mondo. E' una malattia infettiva molto contagiosa che colpisce le vie respiratorie. Anche se ha generalmente decorso benigno, l'infezione può essere grave o addirittura mortale per persone anziane, neonati, pazienti affetti da malattie croniche (cardiache, respiratorie, …).

virus influenzaDa cosa è provocata l'influenza?
L'influenza è una malattia provocata da virus. In natura esistono diverse famiglie di virus influenzali, quelli che colpiscono l'uomo sono stati classificati in tre famiglie: A, B e C. Hanno differenti caratteristiche e diversa pericolosità. I virus di tipo A sono i più comuni. Circolano nell'organismo umano, ma anche in quello di altre specie animali, quali uccelli, maiali e cavalli, alcuni dei quali si sono adattati all'uomo. Sono responsabili delle forme più serie d'influenza e possono causare epidemie e pandemie (cioè diffusione in tutto il mondo). La caratteristica di questi virus è che mutano facilmente. Le mutazioni interessano prevalentemente due proteine presenti sulla superficie del virus dette emoagglutinine e neuraminidasi indicate rispettivamente con la lettera H con la lettera N. Questi componenti sono quelli che permettono al virus di penetrare all'interno delle cellule dell'organismo (uomo o animale) e di infettarle, sono anche i composti che funzionano da antigeni, cioè sono riconosciuti estranei dal nostro sistema immunitario nei confronti dei quali organizza la risposta di difesa con la produzione di anticorpi. Le mutazioni di queste due componenti danno origine ogni anno a virus diversi. Questi nuovi virus, quindi, completamente sconosciuti al nostro sistema immunitario, sono in grado di moltiplicarsi nel nostro organismo sfuggendo alle difese immunitarie, causando pandemie ed epidemie ogni anno.

Come si trasmette l'influenza?
Il virus entra nell'organismo umano dalle vie respiratorie (naso, gola e polmoni) trasmesso dalle goccioline di saliva, emesse con la tosse e gli starnuti da soggetti contagiati, o per via indiretta, attraverso il contatto con mani contaminate dal virus influenzale successivamente portate alla bocca. Una volta penetrato nelle vie aeree si moltiplica ed entra nelle cellule dasnneggiandole. Dopo un periodo d'incubazione variabile da uno a quattro giorni (tempo tra il contagio e la manifestazione della malattia) si manifestano i sintomi: dolori diffusi (muscolari e/o articolari) e senso di ossa rotte, brividi, tosse, febbre, mal di testa, gola
infiammata e/o naso congestionato. La durata della malattia si aggira intorno ai sette giorni per gli adulti a dieci per i bambini.

influenzaQuali sono le complicanze?
La malattia influenzale lascia generalmente uno stato di stanchezza per circa 15-20 giorni. Le complicanze nei soggetti sani sono rare, le più frequenti sono le sovrainfezioni batteriche, responsabili spesso di polmoniti con quadri d'insufficienza respiratoria a volte anche gravi. Queste complicanze si verificano spesso nei soggetti defedati con malattie croniche, anziani e nei bambini con meno di due anni e in bambini affetti da condizioni croniche come problemi cardiaci, polmonari o neurologici.

Che tipo d'influenza si prevede per l'inverno 2018-2019?
Per l'imminente stagione si prevede che l'influenza possa colpire non meno di cinque milioni di Italiani (l'anno scorso ne sono stati interessati più di otto milioni e mezzo), corrispondente quindi a un'intensità media; la previsione è che la diffusione inizi a verificarsi con un impatto significativo non prima delle vacanze natalizie. La diffusione dipende da vari fattori: clima (un inverno particolarmente freddo potrebbe far aumentare il numero dei contagi) e il tipo di virus. E' prevista una diffusione del virus di tipo A in particolare un sottotipo identificato con la sigla A/H3N2, circolato poco in Italia nella scorsa stagione. Queste varianti potrebbero aumentare i casi di contagio soprattutto nella popolazione anziana perché il virus A/H3N2 è particolarmente aggressivo per questa fascia di età.

Come si previene l'influenza?
La trasmissione del virus dell'influenza avviene per via aerea attraverso le goccioline di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Il lavaggio delle mani con acqua o con gel alcolici, fortemente raccomandato dall'organizzazione mondiale della sanità, è considerato uno dei più efficaci misure per il controllo della diffusione dell'infezione, anche negli ospedali.
Una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso con fazzolettini), isolamento volontario a casa per le persone contagiate e l'uso di mascherine, sono misure che limitano in maniera considerevole la diffusione della malattia.
A tali misure non farmacologiche si aggiungono a quelle basate sulla vaccinazione che rimane lo strumento d'elezione per la prevenzione dell'influenza.

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Il vaccino antinfluenzale è utile?

Nella stagione 2018-2019 è stato allestito un vaccino composto da quattro ceppi di virus influenzali e, quindi, è ancora più efficace in grado di prevenire l'influenza causata dai virus più diffusi, in particolar modo dal virus A/H3N2 e alcune varianti del Virus B. Il vaccino se somministrato in tempo, è in grado di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi contro il virus influenzale e a prevenire la malattia. Tutti i dati epidemiologicidimostrano che la vaccinazione antiinfluenzale, in tutte le persone di età pari o superiore a sessantacinque anni e di tutte le età con patologie croniche, ha ridotto notevolmente la mortalità e le complicanze. Tuttavia è importante dire che l'efficacia del vaccino quest'anno si aggira intorno al 70-80%. L'efficacia dipende da vari fattori: in parte dalla correlazione tra il virus usato per produrre il vaccino e quello che sta causando l'influenza, (non è possibile prevedere senza margine di errore quali saranno i virus maggiormente circolanti durante la stagione), ritardo della vaccinazione (spesso il soggetto che riceve il vaccino è stato già contagiato da virus) mancata risposta del sistema immunitario. Questo spiega perché molti soggetti si ammilano nonostante si siano sottoposti alla vaccinazione.

Quando bisogna vaccinarsi?
La vaccinazione in Italia è consigliata dalla metà di novembre, per la nostra situazione climatica e in base all'osservazione degli anni passati. Ritardare la vaccinazione è fortemente sconsigliata, infatti il vaccino inizia a esercitare il suo effetto protettivo dopo due settimane dalla somministrazione e copre per 6-8 mesi.

A chi è consigliata la vaccinazione?
Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non hanno specifiche controindicazioni. La vaccinazione influenzale non è obbligatoria ma rientra tra quelle raccomandate. Le categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata sono tutti i soggetti di età pari o superiore a sessantacinque anni o di età diversa, che presentano malattie croniche (diabete, malattie respiratorie croniche, tumori, malattie epatiche e renali, malattie del sistema immunitario ecc.). Inoltre è raccomandata al personale sanitario che vive a contatto con soggetti ad alto rischio (anziani, soggetti ospedalizzati ecc), al personale che per motivi di lavoro e a contatto con animali che potrebbero essere fonti d'infezioni da virus influenzali non umani, soggetti addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo, forze di polizia, vigili del fuoco ecc.

A chi non deve essere somministrato il vaccino antinfluenzale?
La vaccinazione antiinfluenzale è controindicata a: lattanti al di sotto dei sei mesi, soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica grave (anafilassi) dopo la somministrazione di una precedente dose. Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre,costituisce una controindicazione temporanea alla vaccinazione, che va rimandata a guarigione avvenuta.

A chi rivolgersi per effettuare la vaccinazione?
La vaccinazione è offerta gratuitamente alle categorie a rischio ed è effettuata dal proprio medico di famiglia o pediatra di libera scelta. Ogni medico vaccinerà anche i propri assistiti che non sono in grado di raggiungere l'ambulatorio, sia presso il domicilio sia presso le strutture residenziali delle quali sono ospiti.

Come si cura l'influenza?
La soluzione ottimale è il riposo e un'automedicazione responsabile attraverso l'utilizzo di farmaci da banco (paracetamolo, aspirina ecc) consigliati dal farmacista con il supporto del medico. L'importante è non farne abuso. I farmaci agiscono su i sintomi e non curano la malattia ed i sintomi devono essere controllati, non azzerati. La febbre è una risposta benefica dell'organismo all'infezione. Il ricorso agli antivirali è necessario solo in casi particolari, come nei soggetti con malattie croniche che vanno incontro a complicanze gravi. La persistenza della febbre, oltre 5-6 giorni, deve far sospettare una sovrainfezione batterica e in questo caso è utile l'uso di antibiotici consultando sempre il medico.


dott. Franco Brinato
specialista in Medicina d'Emergenza Urgenza e Medicina Termale e dirigente medico di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso

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