Allarme botulino, l'Usl Valle d'Aosta intensifica i controlli

In Valle d'Aosta l'ultimo caso di intossicazione risale a cinque anni fa

 Usl Valle d'Aosta

I recenti casi di persone rimaste intossicate o morte sul territorio nazionale per botulino ha fatto intensificare i controlli mirati da parte del personale dell'Usl della Valle d'Aosta. L'attività riguarda in particolare le attività della ristorazione, della grande distribuzione e dei laboratori artigianali di produzione, senza dimenticare sagre ed altri eventi simili.

«L’ultimo caso in Valle d’Aosta si è verificato 5 anni fa: una coppia era stata ricoverata per intossicazione da botulismo dovuta a una cattiva conservazione di verdure sott’olio», ricorda l'azienda sanitaria. Da allora nella nostra regione non risultano altri casi di botulismo alimentare, tuttavia quanto accaduto nell'ultimo periodo a livello nazionale ha portato l'azienda sanitaria a intensificare i controlli anche in risposta alla crescente preoccupazione da parte di numerosi valdostani.

La Struttura complessa di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, diretta da Anna Maria Covarino, fornisce alcuni consigli pratici e raccomandazioni da seguire per la corretta preparazione e conservazione degli alimenti. 

  • gli alimenti destinati alla produzione di conserve devono essere di prima qualità, privi di ammaccature, muffe o parti marce e devono essere conservati in frigorifero fino al momento della lavorazione;
  • lavarsi bene le mani (anche sotto le unghie) prima di procedere alla lavorazione;
  • lavare bene i prodotti in acqua abbondante strofinandoli con spazzolini utilizzati solo per alimenti, vanno eliminate completamente tutte le tracce di terra;
  • asciugarli con panni puliti e non lasciarli sul piano di lavoro, esposti a polveri e insetti, né prima né dopo la cottura;
  • pulire accuratamente il piano di lavoro durante e dopo la preparazione delle conserve;
  • utilizzare contenitori piccoli (massimo 300-500 ml) che devono essere sterilizzati facendoli bollire per almeno 10 minuti;
  • nella preparazione delle marmellate utilizzare almeno una quantità di zucchero pari al 50% del peso della frutta;
  • cuocere nella pentola a pressione per almeno tre minuti i vegetali da conservare sott’olio o al naturale (sono infatti necessari 120° C per distruggere le spore, temperatura che non si raggiunge con la semplice ebollizione in pentola) oppure in una soluzione contenente acqua e aceto in uguale percentuale;
  • invasare le verdure, eventualmente aggiungere olio e pastorizzare dopo aver chiuso il barattolo. La pastorizzazione è un trattamento termico che può essere effettuato a livello domestico immergendo completamente il vasetto pieno e chiuso ermeticamente, in acqua che poi si porta a bollore per un tempo che deve essere proporzionale alla grandezza del vasetto. Per vasi da 350-400 g possono essere sufficienti 15-20 minuti di trattamento.
  • scartare le conserve che all’apertura lascino uscire del gas, presentino bollicine o cattivo odore; controllare che i coperchi dei barattoli non siano bombati. Se sono queste condizioni, i prodotti non devono essere mangiati o anche assaggiati (anche l'assaggio può essere molto pericoloso). Va comunque ricordato che il botulino, non porta necessariamente ad odori strani.
  • negli insaccati prestare attenzione alla presenza di zone verdastre (fenomeni di proteolisi), talvolta associata anche a fenomeni di rammollimento e a cattivi odori, che rappresentano un campanello di allarme della presenza del botulino; ricordarsi che i prodotti industriali sono generalmente sicuri per la presenza di nitrati e nitriti, additivi in grado di inattivare il botulino.

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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