Dal 26 marzo la normativa prevede limitazioni e divieti per non influire sul voto
AOSTA. Scatterà il 26 marzo la "par condicio" per le elezioni comunali del prossimo 10 maggio. E' questo il primo di una serie di obblighi a cui amministrazioni pubbliche, candidati, liste e mezzi di informazione dovranno attenersi nelle settimane di avvicinamento alla data del voto.
Le giunte comunali avranno tempo dal 7 al 9 aprile per decidere gli spazi destinati alle affissioni di propaganda elettorale e dal giorno successivo la propaganda potrà quindi essere effettuata esclusivamente nei luoghi individuati dai Comuni. Lancio di volantini in luoghi aperti e propaganda luminosa sono vietati mentre l'uso di altoparlanti deve essere autorizzato dal sindaco o dal prefetto. Dallo stesso giorno possono invece tenersi riunioni elettorali senza l'obbligo di preavviso al Questore.
Le ricorrenze del 25 aprile e del 1° maggio potranno essere celebrate normalmente purché le manifestazioni siano "attinenti esclusivamente alle ricorrenze medesime".
Avvicinandosi alla data del volo scatterà, dal 25 aprile, il divieto di diffondere soldaggi demoscopici sull'esito delle elezioni e sull'orientamento degli elettori fino alla chiusura dei seggi. All'uscita dai seggi sarà comunque possibile realizzare sondaggi anche se è "opportuno" che la rilevazione avvenga "a debita distanza dagli edifici sede dei seggi".
Infine dal 9 maggio e fino alla chiusura delle operazioni di voto sono vietati comizi e riunioni di propaganda elettorale in luoghi pubblici o aperti al pubblico e le nuove affissioni di stampati, giornali murali e manifesti. Inoltre, nei giorni destinati alla votazione, è vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall'ingresso delle sezioni elettorali.
redazione
