Squinzi: governo ha fatto tanto ma manina anti-impresa c'è sempre

 

Il presidente Mattarella: "avviata la ripresa"

confindustria"Segnali indicano che anche in Italia si è avviata la ripresa", dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato in occasione dell'assemblea generale di Confindustria che in via del tutto eccezionale si tiene a Milano in onore dell’Expo. "Stiamo finalmente vedendo i segni solidi di una svolta del ciclo economico, con le esportazioni che si rafforzano e con la domanda interna che sta recuperando", spiega il premier Matteo Renzi in una lettera inviata ieri al leader degli industriali, Giorgio Squinzi, in vista dell’assemblea.

"Oggi ci sono segni di risveglio, accenni di crescita, riforme in corso, giovani che vogliono credere nel loro futuro in Italia, imprenditori impegnati a partecipare alla democrazia e allo sviluppo del nostro mondo", dice Squinzi nel corso del suo intervento. "Le istituzioni e la politica devono proseguire lungo il sentiero delle riforme strutturali per migliorare il contesto per fare impresa, promuovere la cultura della legalità del merito e della responsabilità, garantendo così condizioni per la competitività", sprona il capo dello Stato. Che chiede per "tornare alla crescita" "uno sforzo in termini di innovazione e investimenti". "Dobbiamo ritrovare slancio e fiducia e guardare al futuro" con ottimismo, ma soprattutto "continuando a lavorare, insieme, uniti, per il bene del nostro Paese e per un'Europa che anch'essa rimetta finalmente al centro gli obiettivi di rilancio dello sviluppo, della manifattura e dell'economia reale", invita Renzi.

"Il crinale tra crescita e stagnazione è però assai sottile, perciò i germogli del cambiamento che si vedono vanno protetti e difesi, aiutati a crescere da un sistema associativo saldo nei valori e all'altezza dei tempi nella struttura tecnica", avverte il leader degli industriali. "Qualcosa e non poco si muove e sta cambiando. Le riforme avviate e alcune misure di politica economica adottate testimoniano del lavoro svolto dal Governo e sono una cifra importante anche dell'impegno di Confindustria in favore delle imprese", ha sottolineato il presidente di Confindustria.

Squinzi elenca le cose buone fatte da questo governo: "I 40 miliardi di soldi nostri, che la pubblica amministrazione ci ha finalmente pagato, anche se il meccanismo non è certo a regime, 5,6 miliardi di riduzione dell'Irap, 2,6 miliardi di abbattimento degli oneri sociali nel 2015, la moratoria sui debiti bancari che da sola vale una finanziaria". E ancora il decreto Poletti, il Jobs act, la delega fiscale. Certo l’alta pressione fiscale rimane un ostacolo alla crescita ma soprattutto permane una cultura anti-impresa. Anche "con questo Governo - ha detto Squinzi - che pure pare più attento, la manina anti-impresa ogni tanto si esercita nelle pieghe dei provvedimenti", rilevando che, da noi, "la cultura anti-industriale è ben radicata. Batterla è la riforma più difficile che dobbiamo realizzare".

 

Clara Rossi

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