Covid, bar e ristoranti aperti dal 16 dicembre in Valle d'Aosta

Pronta l'ordinanza regionale sulla zona gialla. Il presidente della Regione chiede 'responsabilità. Se le cose non funzionano, chiuderemo tutto'

 

Centro AostaAOSTA. Sarà in vigore fino al 20 dicembre l'ordinanza del presidente della Regione Erik Lavevaz per l'applicazione della legge regionale 11/2020 sulle misure di contenimento del Covid-19.

"Ieri e oggi con l'Unità di supporto abbiamo ragionato sulla situazione sanitaria per capire cosa si può fare in questa fase - ha affermato il presidente della Regione, Erik Lavevaz, anticipando i contenuti dell'ordinanza -. Partendo dal presupposto che abbiamo dati da zona gialla, abbiamo proposto di avvicinarci allo scenario del Dpcm da zona gialla con la riapertura delle attività di ristorazione. In più abbiamo fatto ragionamenti sulle attività all'aperto".

Verso la riapertura di bar e ristoranti

In conferenza stampa il presidente della Regione ha spiegato che ci sono stati "lunghi dibattiti" all'interno dell'Unità di crisi sulla riapertura delle attività di ristorazione. "La parte sanitaria ha ribadito la necessità di mantenere alta l'attenzione e di ponderare tutti i passaggi". La richiesta, accolta dal governo, è stata di aspettare che trascorressero 14 giorni dalla riapertura dei negozi di vicinato per monitorare gli effetti del provvedimento sulla curva dei contagi. L'ordinanza di riapertura dei negozi risale al 30 novembre e i 14 giorni stanno per scadere. Secondo Lavevaz la riapertura per i ristoranti "potrebbe avvenire mercoledì" 16 dicembre, sempre che la situazione epidemiologica non peggiori nel frattempo, e fino alle ore 18.

Stessa valutazione per i bar, che però rispetto ai ristoranti sono più "problematici" per il frequente avvicendamento dei clienti. Dal 16 dicembre potranno riaprire, con due limitazioni: orario di chiusura alle 18 e solo servizio al tavolo.

In più per i ristoranti la Regione prevede di attivare uno screening affinché i lavoratori del settore possano sottoporsi al tampone prima della ripartenza o nei primi giorni di riapertura.

Sport sulla neve

Per le ciaspolate "nessuna particolare problematica sollevata dal punto di vista sanitario" né per il rischio assembramenti né per gli infortuni e traumi che andrebbero a gravare sul sistema sanitario. Quindi da domani, sabato 12 dicembre, via libera a questa attività.

Per lo sci alpino si valuterà "nelle prossime settimane", ha affermato il presidente della Regione, mentre sullo scialpinismo le valutazioni già ci sono: è permesso, ma soltanto con l'accompagnamento delle guide. Un limite, quest'ultimo, introdotto per motivi di sicurezza e di rischio valanghe - mancando lo sci di discesa, molti sciatori potrebbero decidere di praticare lo scialpinismo senza le adeguate competenze - e poi per il problema degli infortuni. Le ciaspolate sono un'attività poco pericolosa, mentre per lo sci alpinismo incidenti anche gravi possono verificarsi e andrebbero a sottrarre risorse all'ospedale Parini.

Controlli e responsabilità

Il presidente della Regione ha chiarito che le forze dell'ordine saranno chiamate ad effettuare controlli per il rigoroso rispetto delle disposizioni. "Ciò che succederà sarà legato alle scelte che faremo. Da parte di tutti deve esserci una presa di responsabilità. Se possiamo da un lato decidere per le riaperture, in modo altrettanto veloce potremmo tornare a chiudere", ha affermato.

 

 

Clara Rossi

 

 

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