Il Consiglio regionale straordinario sui trasporti "un'altra occasione persa"

 

Giudizi negativi sull'esito del dibattito da Legambiente, Pendolari Stanchi e Comitato Aeroporto Sostenibile

Consiglio-vallenogiuntaAOSTA. Sono "nel complesso insoddisfacenti" gli esiti del Consiglio regionale straordinario sui trasporti che si è tenuto lo scorso 9 aprile. Il giudizio giunge da Legambiente, Pendolari Stanchi e Comitato Aeroporto Sostenibile, che ora ribadiscono la richiesta di indire gli Stati Generali della Mobilità."A parte alla buona notizia sul fronte dell'aeroporto che vede il Consiglio, finalmente, rendersi conto dell'impossibilità di continuare a perseguire il progetto originario di scalo commerciale - è scritto in una nota congiunta -, sul resto ci aspettavamo risposte concrete e una consapevolezza maggiore della assoluta priorità di una nuova e più forte politica dei trasporti".

Il Consiglio ha approvato quattro mozioni ma, rilevano nella nota le associazioni e il comitato, "ci pare che non sia stato raggiunto l'obiettivo di darsi criteri e linee strategiche complessive capaci di vedere il sistema dei trasporti come un organismo unico (...qual'è) individuando l'obiettivo dell'integrazione infrastrutturale, gestionale e tariffaria dei vari sottosistemi come centrale".

In particolare sulla ferrovia "non si è parlato in alcun modo dei contenuti del "redigendo" Contratto di Servizio". Si legge ancora nella nota: "ci pare grave che il Consiglio abbia poi avallato, senza una vera discussione di merito, l'accantonamento di fatto (anche se a parole tutti lo vorrebbero fare...) del progetto di elettrificazione della linea e la scelta di impegnare una così grande quantità di risorse per comprare i Bimodali. Soprattutto ci pare inaccettabile, che siano passati in sordina i presupposti per ordinare la chiusura della Aosta - PréSaintDidier".

Sull'autostrada invece secondo Legambiente, Pendolari Stanchi e Comitato Aeroporto Sostenibile "si prende atto di una prospettiva sempre più nefasta di aumento delle tariffe e di sudditanza del soggetto pubblico alle logiche di profitto dei gestori privati."

"Certo - conclude la nota - colpisce il grande consenso avuto dalle quattro mozioni approvate da tutti, ad esclusione dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle. Se il futuro che ci si prospetta è quello interlocutorio che emerge dalle mozioni non possiamo che rammaricarci per un'altra occasione persa".

 

E.G.

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