In Corte d'Appello è in corso il processo di secondo grado su un presunto giro di mazzette con epicentro a Valtournenche
Condanne per tutti i diciotto imputati, anche quelli assolti nel primo grado di giudizio con rito abbreviato: è la richiesta fatta dal sostituto procuratore di Torino nel processo d'Appello sul presunto giro di corruzione negli appalti pubblici che vedrebbe al centro il Comune di Valtournenche (costituitosi parte civile) e in particolare l'ex capo dell'ufficio tecnico comunale.
Le accuse a vario titolo sono di corruzione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta, concussione, falso ideologico, abuso edilizio e reati di natura tributaria.
Giovedì si è svolta la lunga requisitoria durante la quale l'accusa ha ribadito la tesi di colpevolezza e formalizzato le richieste di condanna al giudice, a partire dalla conferma dei sei anni per l'ex capo tecnico Fabio Chiavazza, sospettato di aver usato la propria posizione per favorire imprenditori "amici" in cambio di mazzette, e dei sette anni per i soci dell'impresa Edilvu Loreno Vuillermin, Renza Dondeynaz e il figlio Ivan Vuillermin. In primo grado con rito abbreviato erano stati condannati anche Corrado Trasino, Adriano Passalenti, Rosario Andrea Benincasa di Caravacio e Stefano Rossi.
Per altri dieci imputati - Federico Maquignaz, Cristina Maria Camaschella, Nicolò Bertini, Giuseppe Zinghinì, Ezio Alliod, Marco Zavattaro, Giovanni Enrico Vigna, Ivan Voyat, Luca Frutaz e Stefano Trussardi - il sostituto procuratore ha chiesto di ribaltare la sentenza di assoluzione "perché il fatto non sussiste".
Il processo proseguirà nelle prossime settimane con gli interventi delle difese.
Marco Camilli