Attacco terrorista di due uomini incappucciati contro il giornale satirico francese
Sgomento, rabbia, orrore e tante altre reazioni possiamo trovare nella marea di dichiarazioni che troviamo aggiornate in rete ogni minuto che passa dalla strage avvenuta a Parigi in una redazione di un settimanale satirico.
Charlie Hebdo era considerato dalle autorità francesi un obbiettivo sensibile dopo le pubblicazioni di vignette satiriche che avevano come soggetto il mondo islamico. Oggi le paure si sono materializzate nel più feroce e tragico attacco terrorista. In pochi minuti, con oltre 60 colpi esplosi da due kalashnikov, sono state spezzate 12 vite (il bilancio è ancora provvisorio).
E' stato un attacco alla libertà, un attacco alla libera informazione. La Francia è sotto shock e il presidente François Hollande recatosi sul posto ha dichiarato che la Francia unita non permetterà che la sua vocazione di paese laico e libero venga messa in discussione.
Non è facile commentare un fatto di questa gravità. I pensieri si ingarbugliano in un mix di sentimenti tra cui anche paura. Non possiamo abituarci a tutto questo, altrimenti rischiamo che la paura diventi padrona delle nostre menti e allora, in quel momento, perderemo tutto. E la libertà personale e di espressione sarà solo un ricordo.
"Solidarité avec Charlie Hebdo et LIBERTE D'EXPRESSION !!!" è uno dei tantissimi messaggi apparsi sulla pagina Facebook del settimanale. L'ultimo post pubblicato dalla redazione prima dell'attacco, una vignetta satirica, ha finora ha ottenuto 15.828 "mi piace", 5.078 post 8.674 condivisioni.
Marco Camilli