Aosta esclusa dal bonus centri storici: ha pochi turisti

Il capoluogo valdostano escluso dal contributo a fondo perduto per i negozi. Lega annuncia iniziativa in Senato

 

centro storico di Aosta

AOSTA. La città di Aosta è esclusa dal bonus centri storici, un contributo statale a fondo perduto per le attività economiche e commerciali delle città turistiche danneggiate dalla diminuzione dei flussi a causa dell'emergenza Covid-19. Accedendo al portale dell'Agenzia delle Entrate per inoltrare le istanze (oggi aprono i termini) emerge che il capoluogo regionale non è incluso nell'elenco. Il motivo è che Aosta non ha abbastanza turisti stranieri.

La questione è stata affrontata questa mattina in Consiglio regionale con una interpellanza con cui il consigliere leghista Paolo Sammaritani ha chiesto informazioni sulla situazione. Nella risposta l'assessore al Turismo e Commercio Jean Pierre Guichardaz ha spiegato che per accedere al bonus per i centri storici la città deve avere un numero di turisti stranieri superiore di almeno tre volte a quello dei residenti.

La stessa Agenzia delle Entrate spiega il requisito dei turisti stranieri che "per comuni capoluogo di provincia" devono essere "in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti negli stessi comuni" mentre "per i comuni capoluogo di città metropolitana" devono essere "in numero almeno pari o superiore a quello dei residenti negli stessi comuni".  Rispondono a questi requisiti 29 capoluoghi tra i quali Bolzano, Venezia, Palermo, Torino, Bari, Milano, Roma, Firenze. Ma non il capoluogo valdostano.

Ha spiegato l'assessore Guichardaz: "Ad Aosta sono state registrate 91.968 presenze straniere contro 88.318 italiane: la popolazione è di 34.000 unità", quindi "l'esclusione è da attribuirsi alla mancata rispondenza a questo parametro". 

"Come sempre, siamo penalizzati perché i nostri numeri non ci consentono di rientrare in parametri che vengono stabiliti a livello nazionale e che non tengono conto della nostra specificità - ha replicato Sammaritani -. Abbiamo quindi chiesto al gruppo della Lega in Senato di presentare un emendamento al fine di aggiungere un comma all'articolo 59 in cui si dica che, al di là dei parametri indicati, venga in ogni caso riconosciuta al Comune di Aosta la possibilità di accedere a questo contributo statale".

 

 

Clara Rossi

 

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