Aosta, assegnato 1 milione per acquistare bus elettrici o a idrogeno

I fondi assegnati al Comune di Aosta, ma sul tipo di alimentazione deciderà la Regione

 

autobus

Il Comune di Aosta partecipa al bando del Pnrr per l'acquisto di due autobus a emissioni zero. L'obiettivo è disporre di nuovi mezzi pubblici elettrici o, eventualmente, alimentati a idrogeno.

Al capoluogo regionale spettano circa 1,1 milioni di euro assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con lo specifico scopo dell'«acquisto di autobus ad emissioni zero con alimentazione elettrica o ad idrogeno e alla realizzazione delle relative infrastrutture di supporto all'alimentazione, per il rinnovo del parco veicoli dei servizi di trasporto pubblico locale».

Dal momento che la competenza per i trasporti sul territorio valdostano è della Regione, l'amministrazione comunale aostana intende attivare una convenzione con l'Assessorato regionale per trasferire i fondi al Dipartimento Trasporti e Mobilità sostenibile.

«I fondi - precisa il Comune - saranno utilizzati per l'acquisto di due autobus a emissioni zero con termine ultimo il 30 giugno 2026. L'Esecutivo comunale ha dato indicazione che l'acquisto sia destinato all'acquisizione di mezzi con alimentazione elettrica». Alla Regione resta la possibilità di «valutare l'acquisto di mezzi ad alimentazione a idrogeno, purché tale scelta sia dalla stessa opportunamente motivata».

L'assessore comunale alla Mobilità Loris Sartore spiega che i due nuovi mezzi andranno a implementare la flotta di bus in circolazione. «Abbiamo dato indicazione che gli autobus che saranno acquistati utilizzino l'alimentazione elettrica in accordo con quanto aveva deciso il Consiglio comunale nello scorso mese di settembre in materia di sostituzione progressiva del parco auto comunale circolante con mezzi elettrici ma, soprattutto, tenuto conto del fatto che l’acquisizione di bus che utilizzano tale alimentazione potrebbe inserirsi nelle linee delle navette urbane in tempi non vincolati alla realizzazione di infrastrutture di supporto per l'alimentazione dei veicoli come, invece, avverrebbe nel caso di mezzi a idrogeno». 

«La scelta definitiva spetterà comunque all'Amministrazione regionale, che potrebbe privilegiare autobus a idrogeno - aggiunge l'assessore - nel caso riuscisse ad avviare in tempi utili e compatibili con l'andamento della rendicontazione al Ministero la realizzazione di un sito ad hoc destinato al trattamento dell'idrogeno».

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

 

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