Il Tribunale Superiore delle Acque si esprime sull'uso del lago come bacino di accumulo per centrali idroelettriche
Il lago di Lod "è salvo, non c’è più rischio che venga utilizzato come bacino d'accumulo". Il Comitato per la salvaguardia del lago di Lod e Legambiente Valle d'Aosta sorridono per la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma riguardo al lago situato a Chamois.
Il Tribunale era stato chiamato in causa per una richiesta relativa al progetto di due centrali idroelettriche, per le quali c'è la concessione, che prevedeva di sfruttare il lago di Lod come bacino di accumulo. Sul caso specifico, il Tribunale ha stabilito la "sopravvenuta carenza di interesse" per rinuncia da parte del diretto interessato a usare il bacino d'acqua per rifornire gli impianti idroelettrici. La sentenza però, sottolinea il Comitato per la salvaguardia, specifica anche che il lago di Lod "non potrà più assumere alcuna funzione" e di conseguenza "la necessaria nuova Valutazione di Impatto Ambientale dovrà tenere conto della non disponibilità del lago".
Vittorio Vicentini, presidente del Comitato per la salvaguardia del lago di Lod, considera la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche «un risultato importante, che sottolinea l'efficacia delle nostre azioni e sottolinea ancora una volta l'importanza e la ricchezza dell'ecosistema del lago e delle numerose forme di flora e fauna presenti lungo le sue rive».
Sul lago di Lod è in corso inoltre un procedimento al tribunale di Aosta per presunti prelievi di acqua non autorizzati che avrebbero danneggiato l'ecosistema dello specchio d'acqua. Legambiente ha chiesto di potersi costituire parte civile.
Elena Giovinazzo