Il nuovo appalto del servizio antincendio del Geie preoccupa i sindacati

L'allarme delle OOSS: metà dei posti di lavoro potrebbero essere a rischio, serve chiarezza

Traforo del Monte BiancoLa gara d'appalto per i servizi antincendio e di primo soccorso del Geie, ente gestore del traforo del Monte Bianco, preoccupa i sindacati. «Gli atti di gara rischiano di non risultare coerenti con la complessa realtà operativa che caratterizza il servizio». Tradotto: considerate anche le incertezze legate alla chiusura per i lavori di risanamento, «non si starebbero considerando adeguatamente gli effettivi costi del lavoro e le criticità correlate alla gestione della forza lavoro che dovrà essere impiegata dal nuovo appaltatore».

L'attenzione dei sindacati - Anisa, Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Confsal e Savt - si concentrano sui costi inseriti valutati nell'appalto che sarebbero calcolati senza tenere conto «né delle possibili aperture e chiusure del Traforo a singhiozzo, né degli incrementi di costo del lavoro derivanti da piani di employee retention già maturati e in corso di futura maturazione, da accordi di secondo livello e dal futuro rinnovo del CCNL "Sorveglianza Antincendio"». Una discrepanza che metterebbe a rischio i lavoratori.

Lo scenario è considerato «estremamente critico» dalle organizzazioni sindacali. «La stima di una possibile riduzione di organico fino al 40-50% significherebbe lasciare senza lavoro fino a 40 degli 83 addetti altamente specializzati attualmente impiegati, con un impatto sociale devastante per il territorio. Questi lavoratori, che rappresentano un "unicum" nel panorama europeo della sicurezza in ambito tunnel, hanno maturato oltre vent'anni di esperienza specifica e garantiscono la sicurezza dell'infrastruttura 365 giorni l'anno».

L'Anisa (Associazione Nazionale Imprese Sorveglianza Antincendio) e le organizzazioni sindacali chiedono piena chiarezza nella futura procedura di gara il coinvolgimento delle istituzioni e tutele per i lavoratori «attraverso clausole sociali chiare, volte all'integrale riassorbimento del personale e al mantenimento del trattamento economico-normativo meritamente oggi goduto, ivi incluse le ricadute negli anni a seguire. Sono necessari strumenti di accompagnamento alla transizione e percorsi condivisi di salvaguardia delle professionalità».

«È inoltre fondamentale - commentano - assicurare equità concorrenziale tra tutti i partecipanti alla gara, evitando che gli oneri sociali ricadano solo sugli operatori italiani e che si producano distorsioni di mercato. Questo rende decisamente necessario un confronto con l'attuale appaltatore per la determinazione degli effettivi costi del lavoro».

 

E.G.

 

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