Marquis: con crisi di governo perse occcasioni importanti per la Valle d'Aosta

 

Mercoledì il Consiglio Valle voterà la sfiducia. Dimissioni? «E' una possibilità prevista dalla legge» - VIDEO

AOSTA. Si è riunita oggi per l'ultima volta la giunta guidata da Pierluigi Marquis. Senza l'Uvp sono state approvate alcune delibere che Marquis ha velocemente presentati ai giornalisti nel consueto incontro a Palazzo regionale del lunedì. Un incontro informale organizzato nello stesso momento in cui, a pochi metri di distanza, la Conferenza dei capigruppo decideva di convocare per mercoledì alle ore 9 il Consiglio regionale straordinario che farà cadere il suo governo.

«Intempestiva» è l'aggettivo scelto ancora una volta da Marquis per definire la crisi aperta dall'Uvp. «La mia preoccupazione è una preoccupazione, prima che da presidente, da cittadino», ha detto. Per il presidente della giunta uscente questa situazione ha fatto perdere alla Valle d'Aosta delle occasioni quasi irripetibili. Una di queste era la presenza ieri ad Aosta del presidente del Consiglio Gentiloni con il quale la politica valdostana poteva confrontarsi e far sentire la propria voce su temi «basilari - ha detto Marquis - per il rilancio dell'economia» tra cui i 144 milioni di euro di contributo al risanamento dei conti pubblici, il futuro della ferrovia e l'autostrada. La presenza di Gentiloni al contrario «è stata sottovalutata a livello di importanza», ha lamentato Marquis, e l'incontro è stato «molto veloce».

Marquis-confex300La seconda occasione è la riunione della prossima settimana del Comitato delle Regioni a Bruxelles sull'euroregione Eusalp. «La Regione - ha ricordato Marquis - avrebbe dovuto essere rappresentata all'Open Day dove, mercoledì mattina, è prevista una tavola rotonda di presentazione del progetto futuro Eusalp. Avrebbe dovuto partecipare il presidente della Regione come oratore insieme ai presidenti di Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Era un'occasione per rappresentare la Valle d'Aosta, ma purtroppo, come voi vedete, si parla di autonomia e di Europa senza poi sapere cosa succede in Europa. Le dinamiche consierate prioritarie sono quelle locali: ben venga, questa è la politica».

Tornando alla situazione attuale, il presidente della giunta ha risposto alla domanda sulle sue eventuali dimissioni dicendo che «è una delle possibilità previste dalla legge». «Non sono questioni che vanno personalizzate - ha aggiunto -: nei prossimi giorni si valuterà come affrontare il Consiglio e come uscire da questa situazione».

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Elena Giovinazzo

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