Viérin incontra il sindaco di Carema sulla questione annessione

Viérin incontra il sindaco di Carema sulla questione annessione

Nel 2007 con un referendum il comune piemontese chiese di "trasferirsi" in Valle d'Aosta

AOSTA. La Regione autonoma Valle d'Aosta chiederà un incontro con il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e con le istituzioni piemontesi per discutere della questione Carema.

Dieci anni fa la popolazione del comune piemontese votò un referendum per l'annessione alla Valle d'Aosta. Oggi il presidente della Regione Laurent Viérin ha incontrato il sindaco Giovanni Aldighieri annunciando un netto cambio di approccio rispetto al 2007 e dando la disponibilità da parte della Valle d'Aosta ad aprire un dialogo con le istituzioni del Piemonte per lo spostamento dei confini delle due regioni.

Viérin lo ha definito «un incontro interessante». Secondo il presidente della giunta valdostana sono «molti i punti che uniscono il territorio valdostano a quello di Carema e, in particolare, vi sono profondi legami rappresentativi dell'identità culturale della Valle d'Aosta e di questa porzione di territorio confinante. Ne è un esempio il patois francoprovenzale, parlato anche a Carema, così come gli elementi storici e tangibili del nostro patrimonio di montagna, tra i quali ritroviamo le tradizioni legate alle coltivazioni vitivinicole». E' quindi «giusto dare un proseguo» all'iter partito con il referendum del 2007.

«Una parte di abitanti di Carema sono già valdostani - dice il sindaco Aldighieri -: 150 i cittadini del nostro comune che sono residenti in Valle d'Aosta. Come sindaco ho il dovere di farmi carico dell'istanze dei nostri cittadini, soprattutto alla luce di tutto quello che ci accomuna con la Valle d'Aosta, oltre alla vicinanza territoriale».

Alla riunione c'era anche il presidente del Consiglio Valle, Andrea Rosset, che intende portare la questione in Commissione. «Crediamo sia giusto che il Consiglio regionale della Valle d'Aosta si esprima, così come quello del Piemonte, anche se il parere delle due Assemble non è vincolante ai fini del processo di annessione - spiega -. Prenderò quindi contatti con il mio omologo piemontese».

All'epoca del referendum il sì vinse a stragrande maggioranza, ma sia dalle istituzioni piemontesi che da quelle valdostane arrivò il parere negativo.

 

C.R.

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