Aiuti alle imprese in difficoltà, ok in IV Commissione a proposta di legge

Parere favorevole unanime alla proposta della Lega di adeguamento della legge regionale 17/2007

 

IV Commissione

La Commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale si è espressa in modo favorevole sulla proposta di legge di interventi a favore delle imprese in difficoltà. Il testo, depositato dalla Lega VDA, va a modificare la legge regionale 17/2007 e ha ricevuto il via libera unanime.

Il presidente della Commissione Giulio Grosjacques e il relatore Stefano Aggravi spiegano: «l'iniziativa legislativa è volta a riattivare le procedure di sostegno nella forma di finanziamenti, garanzie, contributi in procedure di salvataggio e ristrutturazione di aziende valdostane in difficoltà». Il testo interviene anche sulla «natura degli aiuti, la compatibilità con il regime di concorrenza europea».

Allo stesso tempo la proposta adegua il testo della legge agli aggiornamenti della normativa sugli aiuti di Stato «senza stravolgere il regime di aiuti regionali per le imprese in difficoltà».

La proposta di legge sarà trasmessa alla II Commissione consiliare per il parere di compatibilità finanziaria prima di essere discussa dal Consiglio Valle.

Le novità proposte

La proposta di legge adegua la normativa del 2007 al contesto socio-economico attuale «prevedendo tra l'altro al suo interno anche la tipologia degli aiuti temporanei per la ristrutturazione, con orizzonte temporale di 18 mesi, che nel testo vigente non era prevista». Il testo individua anche i soggetti riconosciuti per la redazione dei piai funzionali all'ottenimento degli aiuti («quelle società o singoli professionisti, anche organizzati in forma associata, che risultano iscritti nel registro dei revisori contabili ai sensi della normativa vigente»).

In aggiunta la proposta di legge amplia «le previsioni normative inerenti alle tipologie di aiuto già previste dalla vigente legge con particolare riferimento ai finanziamenti ed alle garanzie» e infine prevede contributi a fondo perso.

Secondo la nuova formulazione gli aiuti temporanei per la ristrutturazione sono concessi per riorganizzare, razionalizzare, ristrutturare e diversificare la propria offerta «anche attraverso riconversione delle attività non più redditizie». Gli aiuti possono consistere anche in garanzie in favore del ceto bancario tra 50.000 e 5 milioni di euro tramite Finaosta. Le aziende inoltre possono richiedere contributi a fondo perduto a copertura dei costi di elaborazione del piano di ristrutturazione e dei relativi servizi di consulenza.

 



Elena Giovinazzo

 

 

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