Cime Bianche, verso la conclusione dell'iter di esame della petizione in Consiglio Valle

A gennaio 2023 l'ultima audizione sul vallone e il progetto del collegamento funiviario, poi la relazione conclusiva arriverà all'esame dell'aula

 

Audizione in Commissione

Sta per giungere a conclusione il lungo iter di audizioni sulla petizione popolare per la salvaguardia del vallone di Cime Bianche, depositata in Consiglio regionale alla fine del mese di ottobre accompagnata da più di 2300 firme.

Oggi in una riunione congiunta le Commissioni "Assetto del territorio" e "Sviluppo economico" hanno sentito l'archeologo Mauro Cortellazzo sulle testimonianze storiche presenti nel vallone (come quelle antiche di estrazione della pietra ollare) e Vanda Bonardo, presidente di Cipra Italia, una organizzazione no profit per la protezione e lo sviluppo sostenibile delle Alpi. Inoltre sempre oggi i commissari hanno sentito il presidente del CAI Antonio Montani, l'ex segretario generale della Convenzione delle Alpi Marco Onida e un avvocato specializzato in diritto amministrativo, Paola Brambilla.

Nelle settimane scorse altre audizioni avevano portato davanti alle Commissioni la giunta regionale, i sindaci di Ayas e Valtournenche, i vertici delle società Cervino Spa e Monterosa Spa e poi ancora geologi, docenti e ovviamente i promotori della petizione.

Le audizioni finora programmate sono servite a preparare un quadro della situazione sul vallone e sul progetto del collegamento funiviario intervallivo che i firmatari della petizione vorrebbero fosse cancellato. Lo stesso obiettivo ha la prossima convocazione, programmata il 9 gennaio 2023, con il personale dell'avvocatura regionale.

«A conclusione di questo ampio ciclo di audizioni avremo tutti gli elementi necessari per predisporre una relazione che intendiamo portare all'attenzione del Consiglio entro l'ultima adunanza di gennaio», riferiscono i presidenti delle Commissioni, Albert Chatrian (AV-VdAU) e Giulio Grosjacques (UV).

 

 

E.G.

 

 

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